RECENSIONE DELLA SETTIMANA
TITOLO : Single collection Volume 2 . 1998-2004
AUTORE : Dropkick Murphys
PROVENIENZA : Boston (USA)
ANNNO : 2005
GENERE : Punk/Folk/Hardcore
Devo dire che i Dropkick Murphys mi hanno sempre affascinato. I kids americani dalle forti origini irlandesi, sono sempre stati capaci di miscelare i suoni più duri e tirati che molti di noi amano, alle atmosfere e alle sonorità “irish”, creando sempre lavori di ottima qualità.
Quest’anno finalmente è uscito il seguito della “single collection” che, atraverso 23 pezzi tiratissimi, ci propone il meglio della musica dei Dropkick.
L’album inizia alla grande con la splendida “21 Guitar Salute” che da subito un’idea precisa di quello che sarà il lavoro che ascolteremo : musica diretta e ben suonata, senza troppi fronzoli, ma mai banale. La cornamusa che suona sopra la chitarra distorta (marchio di fabbrica dei D.M.) chiude il primo pezzo e lascia spazio al basso metallico “Fortunate son” che, insieme a “On the attack” (forse il pezzo più hardcore del disco), tiene alto il livello del lavoro e l’attenzione dell’ascoltatore.
In un attimo si arriva a “Watch your back”, cover dei Cock Sparrer, riassunti in modo essenziale, all’interno del libretto del cd, dalla presentazione di questa canzone : “Cock Sparrer is one of the greatest oi bands to ever exist and this is one of their best song” dice la postilla affianco al titolo.
La cassa della batteria non si ferma un secondo : “Vengeance” è abbastanza melodica e piacevole; si prosegue tutto d’un fiato: “I’t’s a long Way to the top” (incredibile cover degli Ac/dc con tanto di cornamusa), “Warlords” e “Alcohol”, fanno da preludio a “Pipebomb on Lansdowne” e “Nobody’s Hero”, brani del 1999, pubblicati dai Dropkick in uno split intitolato Unity, con i sempreverdi Agnostic Front.
“Mob mentality” (il titolo parla da se) arriva da un’illustre collaborazione Dropkick Murphys & The Business : le due band hanno scritto, suonato e pubblicato questa canzone insieme, nell’omonimo split 7” Single, nel quale troviamo anche la seguente “Informer”.
A questo punto le sonorità si fanno molto Rock n’ Roll e la cornamusa torna protagonista : è un gran piacere ascoltare la strumentale “The Nutrocker” e la potente “Rock n’ Roll” pubblicata dai Dropkick con la Emi, come tributo ai Motorhead. Si fa fatica a riprendersi e le cover tornano di scena : “Hey Little rich boy” degli Sham 69 è quasi d’obbligo, così come un pezzo degli Angelic Upstarts, anche se non ci convince molto la scelta di “Never Again” per questi ultimi.
“Halloween” di Glenn Danzing lascia spazio di nuovo alla musica composta dai D.M. : “Soundtrack to a killing Spree” “The Wild Rover” (musica tradizionale Irish” e l’ultima “”We got the power” sono in pieno stile Dropkick, intervallate dal secondo contributo ai Cock Sparrer : la classica “Working”.
Una miscela di ben 56 minuti, nei quali raramente si ha il tempo di riprendere fiato, tra riff di batteria micidiali, chitarre che fanno tremare i coni degli amplificatori e cornamuse che in un attimo ti riportane alle verdissime spianate d’Irlanda.
Complimenti come sempre ai Dropkick Murphys…
…e brindiamo con una bella Stout… CHEERS!
Ale “moneta”
1 Comments:
Pollo, se ti capita di trovare in un negozio il cd dei DK comperalo perdchè meritano davvero. Poi In Irlanda sono molto amati...
A galway avevo visto una band di cover che dal vivo proponeva anche alcuni loro pezzi...
Posta un commento
<< Home