lunedì, marzo 13, 2006

La parola ai protagonisti...


Girando nella rete abbiamo scovato questa serie di impressioni sul Punkitalia 2005, il festival tenutosi a Berlino nel passato dicembre.
A parlare non sono giornalisti, pubblico o fan accaniti della musica punk, ma i diretti interessati: alcuni dei musicisti che si sono alternati sul palco della capitale tedesca...


Beppe @ Persiana Jones
: Premetto subito che siamo stati a Berlino per Punk Italia nel 2003, e solo allora abbiamo incontrato per la prima volta Mauro. Abbiamo parlato poco quel giorno, anche perchè arrivati a mezzogiorno con un bus partito da Verona, organizzato da Alberto il fratello, la prima cosa che abbiamo visto di Berlino è stato i "Due forni" dove abbiamo saggiato l'ospitalità di Mauro, la seconda è stata l'So36 dove abbiamo suonato, la terza l'East Side, l'albergo, e la quarta il bus che ci ha riportato in Italia. Mauro lo abbiamo conosciuto meglio in seguito, quando è arrivato con Alberto a qualche concerto in Italia, e soprattutto a Marzo di quest'anno, quando sapendo che eravamo in giro per l'Europa, ha organizzato una nostra data al Kato. Tre giorni che ci hanno segnato, perchè Berlino ha un fascino incredibile, è lì adesso il centro dell'Europa, e perchè Mauro è un grande, e ha un gruppo di persone, ragazzi e ragazze che ruotano attorno ai "Due forni", che sono incredibili, che ti danno forza e che quando li riincontri ti sembra di conoscerli da una vita. Berlino, tornarci dopo sei mesi e sembra di non essere mai andato via, tornarci per una occasione del genere e diventa tutto indimenticabile. Tutti quei gruppi che in Italia non riusciresti mai a vedere tutti insieme, tutti quei ragazzi che abitano a Berlino e ti ringraziano per essere presente lì, tutti quelli che sono partiti dall'Italia per viversi due giorni differenti, amici, conoscenti, promoter, giornalisti, tutti lì per un qualcosa che in Italia non riusciamo più ad avere. Lo spirito positivo di Mauro contagia tutti quanti, e i problemi che regolarmente ci possono essere durante un concerto, passano e vengono affrontati nel modo giusto; l'unica cosa importante diventa lo stare insieme e scherzare e divertirsi come è giusto che sia. Dieci righe per un'esperienza simile? impossibile...
Cic @ De Crew: qualsiasi descrizione del punkitalia è limitativa: un concerto?si, ok, forse per chi vi ha assistito, ma x chi ci ha suonato è stato molto di più...una sorta di gita delle scuole medie tra trentenni, dove anche il più sconosciuto si salutava con un abbraccio, tra garelli, smarmittate, muoviti a rollare e bestemmie gioiose... come solo gli italiani all estero sanno fare. Un totale di alcool e organizzazione stupefacente, stupefacenti e musica, dopoconcerti e mille chiacchere tra chiunque. E dio solo sa, o chi per esso, quanto il nostro stomaco ha gioito nel mangiare in "quel posto" dove nemmeno in Italia si mangia così bene! in un certo senso si può dire che siamo stati serviti e riveriti, anche viziati una dimostrazione di rispetto per tutti i gruppi da parte dell organizzazione e, mi auguro, un grosso rispetto e riconoscimento da parte dei gruppi per tutti gli organizzatori grazie infinite per questa possibilità, bella mauro (perchè la terra dei cachi è la terra dei cachi)
Banda Bassotti:
Dire quello che è il Punk Italia è impossibile a parole, bisogna viverlo. Per noi della Banda Bassotti è qualcosa di speciale perché quando arriviamo a Berlino troviamo la nostra seconda famiglia che ci accoglie a braccia aperte. Non è un semplice concerto è una vera e propria festa. I ragazzi dei "Due Forni" non sono dei fans sono la Banda Bassotti! L'aria che si respira in quell'occasione è veramente qualcosa di magico e se a volte magari ti chiedi chi te lo fa fare in quell'occasione riscopri il perché suonare e lottare e cosi importante ed è l'unica cosa che ci manda avanti. Condividere il palco con tutti amici per due giornate di musica poi è un'esperienza stupenda. L'adrenalina che abbiamo quando suoniamo su quel palco non la proviamo nemmeno quando giochiamo in casa a Roma davanti al nostro pubblico. Non vogliamo credere che è stata l'ultima edizione, non dobbiamo permettere che una cosa così bella e importante possa finire! Un abbraccio a tutte le band e a tutti i ragazzi, alla prossima!
Filippo @ Atarassia Grop: Il punkitalia non è un concerto, è il paese dei balocchi, dove compagni buongustai offrono ottima cucina in cambio di musica. Ditemi dove altro succede. Mauro - l'ideatore del festival - aveva il viso del gigante buono ed io quello del bambino che é appena entrato nel suo giardino; mi guardavo intorno ed era pieno di altri bambini come me: c'erano i Derozer di Vicenza, la Banda di Roma, i Persiana di Torino, e poi baschi, catalani, milanesi e veneziani. Ho suonato con ognuno di loro ed ognuno di loro ha suonato con me, perchè lì, nel paese dei balocchi, nessuno ha suonato per sè o per la propria band. Noi eravamo il punkitalia, tutti insieme. Adesso che dal giardino incantato siamo tornati alla nostra piccola Como piovosa, sento la mancanza del gigante e di ogni altro bambino. Grazie Mauro, adesso vado in camera mia, dove ho appeso il manifesto, a cancellare quel "per l'ultima volta". A presto due forni!
Unai @ Betagarri: Abbiamo patecipato a solo una edizione del Punk Italia, l'ultima, ma pensiamo che è sufficiente per capire quale è stato lo spirito di questo festival e da quello che abbiamo visto al concerto possiamo riassumerlo in poche parole: splendide persone che amano la musica col cuore. Quando questo avviene è stupendo e il risultato lo custodiamo gelosamente nel nostro cuore. Ognuno ha dato il 200% per farci stare bene e noi abbiamo dato il massimo per ringraziarli. Un abbraccio a tutti i ragazzi che hanno suonato e a tutti i ragazzi che abbiamo incontrato. Non vi dimenticheremo!
Tommaso @ Talco: Il Punkitalia per noi è stato un evento molto sentito, per due grossi motivi: uno, per riconoscenza e affetto nei confronti di Mauro, una persona che ha fatto veramente tanto per noi e che ci ha regalato ancora una volta una giornata di puro divertimento; e l'altro per non deludere le aspettative delle persone che avevano creduto in noi fino ad ora, permettendoci di suonare in questa due-giorni a Berlino assieme a gruppi per cui nutriamo stima infinita come Banda Bassotti, Punkreas, ecc. L'organizzazione è stata molto professionale, i pasti dei Due forni, sempre abbondanti, e noi speriamo di avere ricambiato la stima e la riconoscenza degli organizzatore nella nostra ora offertaci per suonare. Grazie di cuore
Cippa @ Punkreas:
Orio al Serio ore 10: Punkreas, Derozer, De Crew, Linea 77, Atarassia Group + Olly, tour manager, banchettisti, fonici, e amici vari tutti sullo stesso aereo!!!! Era dai tempi delle gite alle medie che non ci divertivamo così. Arrivati a Berlino capiamo subito che saranno due giorni molto intensi; Mauro come al solito non ci fa mancare niente e ci sentiamo subito a casa. Noi suoniamo la prima serata headliner, il pubblico è molto caldo, qualcuno conosce i nostri pezzi ma anche chi non ci conosce sembra divertirsi...ad un certo punto stage diving di Mauro portato in trionfo come la statua di S.Gennaro per tutto il locale, non credevamo ai nostri occhi. Dopo un'altra giornata di gran concerti after show con i Diamond Dogs, non ci poteva essere finale migliore!!! La mattina dopo, non so come, tutti riusciamo ad arrivare in aereoporto, stranamente in aereo non volava una mosca.E' stata un' esperienza fantastica da ripetere al più presto. Grazie ancora a Mauro e a tutti i suoi collaboratori