mercoledì, luglio 04, 2007

LIVE REPORT : VASCO - Milano, San Siro (21/6/2007)


ANCHE SE CON UN PO' DI RITARDO, ECCO IL MIO REPORT SULL' INCREDIBILE CONCERTO DI VASCO DEL 21 GIUGNO A SAN SIRO, PRECEDUTO DA POLEMICHE SUL VOLUME TROPPO ALTO O TROPPO BASSO E FINITO CON L'ENNESIMO TRIONFO DEL CANTAUTORE DI ZOCCA, CAPACE, CON IL PASSARE DEGLI ANNI, DI MIGLIORARSI DA TUTTI I PUNTI DI VISTA!

Arrivo a San Siro con Piso intorno alle 18:40. Il falco e piolin ci stanno già aspettando con le pinte in mano, le prime di un'infinita serie di lager che butteremo giù durante la serata. Fa molto caldo e la gente assiepata all'ingresso è tantissima. San Siro presenta il nuovo look con i tornelli, tristi e freddi, come i bagarini che fanno affari d'oro vendendo un biglietto del prato a 300 euro.
Quattro chiacchiere veloci, un paio di Heineken volanti ed entriamo allo stadio. La security (facce note delle due curve milanesi) ha un bel da fare nello scremare la gente che non vuole stare nel proprio settore, ma tutto sommato non assistiamo a scene patetiche come qualche anno fa; siamo nel prato, dal lato della sud. L'atmosfera è come sempre incredibile, lo stadio è pienissimo e rumoreggia fin da subito, facendomi venire letteralmente i brividi. I fonici (in una postazione davvero da paura) stanno preparando lo show di J-Ax, che di li a poco aprirà le danze. Il volume è bassissimo, davvero imbarazzante e spero fin da subito che per Vasco alzino di brutto, altrimenti ci sarà da piangere.

Beviamo l'ennesima birra e ci guardiamo intorno : il popolo di Vasco è sempre quello ed è sempre a 360 gradi, dagli zarri ai rocckettari, dai cinquantenni ai quindicenni, dalle tipelle alternative alle zarrone mezze nude. Tatuaggi in vista, birra a fiumi, atmosfere rock... questo è il concerto del Blasco. Incontro l'Orso, Davide di Lacchiarella e un paio di personaggi della saletta.

Passano un paio d'ore e, come per magia si inizia: come avevo pronosticato nella vacanza londinese, tocca alla nuova BASTA POCO aprire le danze, in un palco immenso, coloratissimo e altro quattro piani, nel qualle la storica band salta e suona, supportando un Vasco in buona forma.
La prima parte del concerto è ALLUCINANTE : pezzi vecchi e storicamente crasti compongono una scaletta emozionante ed esaltante al tempo stesso, COSA C'E', VOGLIO ANDARE AL MARE, BUONI O CATTIVI, ANIMA FRAGILE, SIAMO SOLI, IL MEDLEY CON LA STREGA e DOMANI SI ADESSO NO, sono solo alcune delle chicche presentate ed intervallate dalla Compagnia di Battisti (triste sentire che molti presenti sanno a memoria questa e non Voglio andare al mare) e da un inedito dal titolo NON SOPPORTO.
Sono davvero al settimo cielo, le emozioni sono tante e siamo ancora all'inizio. Piso, Piolin e il falco sono esaltati quanto me la Clio dietro al bancone delle birre, ci spilla una pinta dopo l'altra, da aggiungere alle decine di latte di peroni comprate dal napulillo che, dopo aver girato un po' per il prato, capisce che fa affari piazzandosi vicino a noi...

Il concerto non ha un attimo di pausa, il volume non è poi così basso e le canzoni vengono scandite bene.
Si continua con STUPENDO, C'E' CHI DICE NO, COME STAI, insomma tutto il repertorio del Blasco live, intervallato qua e la da chicche notevoli, riprese dalle vecchie songs, come VIVERE UNA FAVOLA e CIAO, che dopo Siamo Solo Noi e Rewind, chiude la prima parte dello show.
Giro di birre e siamo pronti per i bis: STUPIDO HOTEL con presentazione classica della band, poi Bollicine, Vivere, che dal vivo è sempre una delle più toccanti, Vita spericolata e Canzone, con accenno a Quanti anni hai e dovuto omaggio a Massimo Riva.

ALBACHIARA chiude come sempre lo spettacolo, inimitabile, indescrivibile e unico, come Vasco, che ancora una volta, non ha sbagliato nulla...

ALE


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