LIVE REPORT : QUEENS OF THE STONE AGE - Milano, Alcatraz (18/6/2007)
IL NOSTRO GRANDE AMICO PACO CI RACCONTA IL LIVE DEVASTANTE DEI QUEENS OF THE SONE AGE DI QUALCHE GIORNO FA ALL'ALCATRAZ, DOVE LA BAND STONER ROCK AMERICANA HA LETTERALMENTE SPAZZATO VIA LA FOLLA IN DELIRIO...
Aspettavo da una vita questo live: tutti quelli che li avevano visti dal vivo mi avevano raccontato grandi cose (tipo l'anno scorso all'indipendent festival dove i subsonica si sono dichiarati imbarazzati di dover suonare dopo uno spettacolo del genere). Mi presento un po' impreparato perchè non ho ancora ascoltato l'album nuovo, ma tant'è.
Dovevo andare con mio fratello, al quale avevo regalato il biglietto per il compleanno, ma mi pacca (a malincuore) all'ultimo momento. Mi presento da solo verso le 21, vendo il biglietto a prezzo di costo a un ragazzo incredulo (del resto non sono mica napoletano) ed entro.
A quell'ora l'Alcatraz è quasi pieno e sta suonando un dj che viene fischiato sonoramente. Dopo dieci minuti attaccano i nostri; io mi piazzo con alcuni amici incontrati sul posto di fianco al mixer.
Sono in 5, guidati da Josh Homme, ma senza Mark Lanegan (io, per lo meno non l'ho riconosciuto); sul palco ci sono 5 strani lampadari a forma di ragnatela. Partono con "monster in your parasol" dal secondo album: il volume e la potenza del suono sono impressionanti e il pubblico risponde subito alla grande con un boato al termine del pezzo.
Proseguono con alcuni pezzi del nuovo album, che non conosco, e altri che canto di gusto come "burn the witch", "little sister", "first it giveth" ecc.
Il volume è assordante, il batterista pesta come un martello e Josh Homme si lancia in assoli e virtuosismi alla chitarra di altissimo livello. Dopo un'ora tiratissima e una meritata pausa partono i bis, che sono chiusi da "no one knows" che manda i 3000 presenti in delirio.
E' stato sicuramente un concerto memorabile, anche se per la potenza espressa probabilmente sarebbe stato meglio se avessero suonato all'aperto. L'unico neo dal mio punto di vista è che non hanno proposto pezzi come "medication" e"gonna leave you". Comunque grandissimi.
PACO
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