giovedì, ottobre 13, 2005

RECENSIONE DELLA SETTIMANA


TITOLO : Mosquito Latino
AUTORE : Bassistinti
GENERE : Ska
ANNO : 2002
PROVENIENZA : Varese (Italia)

Il panorama ska italiano non è affatto male e, se così è, lo dobbiamo anche a gruppi come i BASSISTINTI, capaci di creare una buona miscela di musica giamaicana, bluebeat londinese e ska latino.

Ho sentito per la prima volta MOSQUITO LATINO qualche mese fa (nonostante il lavoro sia datato 2002) e devo dire di essere rimasto ben impressionato: ritmiche veloci, sonorità piacevoli e allegria in tutto l'album.
Un disco che forse non lascia il segno, ma comunque un buon lavoro.
Si inizia con una canzone strumentale, “Rootsgate” una sorta di apripista per la reggaeggiante “Cultureggae” . La title track, “Mosquito Latino” è messa in terza posizione e rimanere fermi nell'ascoltare il suo ritmo incalzante, tipicamente 2tone, è veramente difficile. Qualcuno dice che ricorda troppo la splendida “Doin’Time” nella versione Uptown Dub dei compianti Sublime e forse non ha tutti i torti, visto che, con i suoi fiati, ti trasporta letteralmente su un’assolata spiaggia caraibica...
Si prosegue con “Ska Radio”, un tuffo vero e proprio nell'orignal jamaicano più puro e
“Saluti&Baci” che per sonorità e testo ricorda molto gli Statuto.
L'ascolto è davvero piacevole e lo ska tirato lascia spazio anche a dancehall e ragamuffin, come
nel caso di “Yankee” e "No more", che parlano di politica usando frasi sicuramente già sentite... è certamente difficile trattare certi argomenti, farlo senza essere banali ancora di più, ed è per questo che sono proprio queste due le canzoni che, a mio modo di vedere, fanno scendere un po' il livello del disco.
“Besame mi corazon” ci fa tornare in Jamaica a suon di Soka e Sòn, dando sfoggio delle capacità musicali e di arrangiamento dei sette varesotti. La voce di Mulaska da le giuste vibrazioni e il vecchio suono ska-rock della band sembra aver lasciato definitivamente spazio ad un filone simil-skatalites.
Il ritmo ska latino di "Follow me" sottolinea come, ogni singolo suono sia stato ricercato nella creazione del disco.
"My love" e "More dub" chiudono un disco che si completa con una traccia cd rom.
Tutto sommato un buon lavoro per gli ska boys lombardi, così bravi nel riuscire a mischiare molte influenze musicali, stando attenti a non creare un pastone senza senso. Non è un caso infatti, che undici anni di carriera, li abbiano portati, tra gli altri, a dividere il palco con artisti del calibro di Buju Banton o la New York Ska Jazz Ensamble.
Come dicevo inizialmente, lo ska italiano è una bella realtà e loro ne fanno parte alla grande...

Ale "moneta"