HAPPY BIRTHDAY!
Ma quando e dove è nata questa filastrocca che si canta in ogni lingua e in ogni parte del mondo?
La canzoncina fu pubblicata per la prima volta, a Chicago, nel 1893, con il titolo di ”Good morning to all” , in una raccolta di musiche per bambini intitolata ”Song Stories for the Kindergarten” . Le parole erano di una certa Patty Hill (un'insegnante di didattica) e la musica di un'altra donna, presumo sorella della prima, Mildred Hill (che era un'organista ed esperta di ”Spirituals” afro-americani). Circa trent'anni dopo la pubblicazione la canzoncina ricomparve, senza autorizzazione delle autrici e senza quindi portare il loro nome, in una raccolta di canti intitolata ”Harvest Hymns” , e con il nuovo titolo di ”Good morning to you!”. In questa versione, la seconda strofa porta anche le parole che noi conosciamo: ”Happy birthday to you”. Da qui prese il volo e, sempre senza autorizzazione delle autrici, arrivò negli spettacoli di varietà. Ci fu anche però, per fortuna, una causa in tribunale per il riconoscimento dei diritti d'autore che ridiede a Cesare ciò che era di Cesare.
Fu così che, infine, si ebbe la prima pubblicazione, questa volta autorizzata, della canzone, ma con un nuovo testo di un certo Clayton Summy, e col titolo che noi tutti conosciamo: ”Happy birthday to you”. Siamo oramai nel 1935.
Che questa piccola canzone sia divenuta così popolare da essere cantata oggigiorno in tutto il mondo per i compleanni, anche in Cina e in Corea, ci dà forse un pochino da pensare. Davvero popolarità e qualità raramente vanno del tutto insieme. La melodia di ”Happy birthday” è così semplice ed essenziale che non è in fondo né bella né brutta. Potrebbe essere un buon soggetto per un set di variazioni; e proprio perché utilizza così poche note, per questo sembra fatta apposta per fornire il materiale grezzo per qualcosa di più sofisticato. E invece no. Fu pensata così semplice perché doveva essere cantata dai bambini del Kindergarten e grazie alla sua semplicità e orecchiabilità è diventata invece popolare tra gli adulti di tutto il mondo. La storia è questa. Come posso concludere adesso? Forse augurando ”Happy birthday”, a tutti coloro che festeggiano oggi il loro compleanno - e inviando un saluto più generale, meno specifico, a tutti gli altri.
Celeberrima rimane la versione, immortalata in un enigmatico quanto affascinante filmato video in bianco e nero, diMARILYN MONROE, illuminata da un semplice occhio di bue che, al party di compleanno del presidente Kennedy, intonò con fare malizioso ed ammiccante : " Happy Birthday, Mister President".
Ale Caneva
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