mercoledì, giugno 07, 2006

THE ORIGINAL SOUNDTRACK

Rieccoci all'appuntamento con la nostra rubrica dedicata alle colonne sonore. Oggi tocca all'Odio, favolosa miscela di musica e contenuti...

Raramente il mix musica/immagini ad inizio film ha avuto un impatto pari a quello di burning & looting di Bob Marley suonata nei titoli di testa del film l'Odio.
Comincia così infatti la colonna sonora di uno dei film più discussi e ribelli degli anni 90, capace, in tutto, di segnare un intera generazione di giovani.
E' l'hip hop a farla da padrone nell'audio di qusta pellicola.
Oltre che da colonna sonora infatti, nel film di Kassovitz “L’odio” il rap funge da elemento catalizzatore del racconto, punto di contatto per i personaggi della pellicola ambientata nei ghetti urbani della periferia parigina. Più che una colonna sonora tradizionale, quindi, una serie di brani che punteggiano l’azione, sempre in modo molto aggressivo (al punto che alcuni brani sono stati vietati perché considerati un’istigazione alla violenza).
La scena più suonata del film L'odio di Mathieu Kassovitz è quella in
cui il giovane disc jockey Cut Killer rivolge i giganteschi altoparlanti del suo impianto verso la strada e suona a volume irragionevole un pezzo di Krs-One, nume tutelare del rap statunitense. È il suono lacerante di una sirena, sono i primi secondi di The Sound of Da Police. In quella colonna sonora c'era un altro pezzo, a firmarlo uno dei gruppi più arrabbiati della scena hip hop, i Ministère Amer.: Sacre fils de poulet, un gioco di parole, innocua (non era ancora tempo di allarme aviaria) celebrazione di un immaginario sacro «figlio dei polli». In realtà si legge esattamente come «Sacrifice de poulé», che in slang «sacrifica poliziotti». Processi, censure, sospensione del gruppo dalla programmazioneradiofonica. Era il 1995. Passi, primo rapper della squadra, disseanche di non capire perché se la prendessero proprio con quella canzone, quando due anni prima nessuno si era lamentato per un altro pezzo scritto da lui, Brigitte femme de flic. L'ottima Brigitta, ci spiegava il rapper di passaggio a Torino, era la moglie di un poliziotto; nel quartiere i ragazzi si davano un gran daffare a tenere impegnate le forze dell'ordine, così il marito era sempre in giro elei poteva ricevere indisturbata la visita dei riottosi maschi della zona, che a turno lasciavano malaffare per il piacere. Immancabili i gemiti del caso. Rap, sempre rap; rabbia, sempre rabbia. E censure a produrne di nuova. Sabato 16 novembre 1996 Libération dedica la prima pagina al gruppo Ntm, un nome come un altro: significa Nique Ta Mère, fotti tua madre. Il titolo è Le rap au trou, il rap alla sbarra. I due leader del gruppo, Kool Sheen e Joey Starr, sono stati condannati il giorno prima dal tribunale di Tolone a sei mesi di carcere, tre dei quali da scontare realmente, e a sei mesi di interdizione dall'esibirsi in pubblico in Francia. Avrebbero insultato i poliziotti intervenuti a un loro concerto: l'ultima condanna del genere in Francia, spiega il quotidiano, risaliva al 1881.
Je Ne Vois Que Moi dei Les Little, il funk funk di Cameo, Peur Du Mйtissage di Assassin sono alcuni dei migliori titoli che accompagnano un fil d'altri tempi che per sempre rimarrà scolpito nella memora di tutti, grazie anche alla sua splendida colonna sonora.