LIVE REPORT : VASCO - Bologna, Stadio Dall'Ara (15/9/2007)
TAPPA BOLOGNESE PER LA SECONDA PARTE DEL TOUR DI VASCO. NOI C'ERAVAMO E QUI DI SEGUITO VI RACCONTIAMO COM'E' ANDATA...
C'era molta attesa per la data bolognese del Vasco live 2007, considerata da tutti, musicisti in primis, il concerto "a casa". Vasco vive a Bologna da una vita, quasi tutti i suoi musicisti storici vengono da li e l'atmosfera "intima" si respirava nell'aria.
Arriviamo al Dall'Ara intorno alle 17:00. Un panino, un giro intorno allom stadio, qualche birra e entriamo allo stadio dalla curva Costa. C'è molta gente, ma la calca ai cancelli non è eccessiva. Fa caldo, ma non eccessivamente. Con me ci sono Giorgio, Piolin e due loro amiche.
Intorno alle sette attacca Simone, che ha cambiato tutta la band (e i tecnici) e offre un buono spettacolo alla folla, che lo acclama e ne canta pure le canzoni. La performance dura poco (5 pezzi) ma il pubblico inizia a scaldarsi. La parentesi di Pia (una cantante alquanto sgrausa) vola via in fretta e intorno alle 21:15 si spengono le luci e inizia lo show.
Il palco è bellissimo, le luci spettacolari e l'audio perfetto.
BASTA POCO apre le danze e coinvolge subito i 45.000 presenti. Vasco è in forma, avvolto nel suo cappotto di pelle rosso, con gli immancabili occhiali da sole. La band suona in modo perfetto e la scaletta è praticamente identica a quella di Milano. COSA C'E', BLASCO ROSSI, VOLGIO ANDARE AL MARE, LA COMPAGNIA, LUNEDI'.
In mezzo al concerto parte anche un inedito NON SOPPORTO QUELLI COME TE dice il ritornello e il brano è un rock drittone, della miglior tradizione emiliana.
MAURIZIO SOLIERI esibisce una serie di chitarre da mille milioni di dollari e si alterna con STEFF BURNS negli assoli rock, mentre GOLINELLI e il drummer americano MATT LAUG tengono ritmiche incalzanti. A completare la line up gli affezionati ALBERTO ROCCHETTI, CLARA MORONI, CUCCHIA, FRANK NEMOLA.
Vasco parla poco, saluta bologna, modena, zocca e la mamma e riesce, come nessun altro in italia, a coinvolgere la gente, anche solo con uno sguardo.
La scaletta scivola via benissimo, Anima fragile, Siamo soli, Un senso, il medley (Domani sì adesso no, La strega, Cosa vuoi da me, Delusa, Sono ancora in coma) e poi ancora, Vivere una favola, Stupendo, Come Stai...
La notte cala inesorabile, le pausa per il "richiamino" non mancano, ma lo spettacolo è davvero meraviglioso.
Lo stacchetto di Frank Nemola è un po' troppo electronic per la buona vecchia Emilia del rock, ma d'altronde bisogna stare al passo coi tempi.
L'ultima parte da delirio : una dietro l'altra arrivano Sally, C'è chi dice no, con quell'arrangiamento solito che però non convince a pieno, Gli spari sopra, Siamo solo noi, Rewind, Ciao, Bollicine (farcita dalle solite gag tra Vasco e "il Gallo" che esibisce la maglia del bologna calcio), Vivere, Stupido Hotel e naturalmente Albachiara, preceduta dallo stacco di piano di Canzone, da un accenno di Quanti anni hai e dal doveroso tributo a Massimo Riva, applauditissimo dalla sua gente e ricordato dal blasco con un urlo e qualche lacrima.
Alle 23 si chiude il sipario, dopo quasi 3 ore di spettacolo, alla faccia di tutti i detrattori, di tutti i moralisti dell'ultima ora e di tutti quelli che Vasco dal vivo non l'hanno mai visto... e non sanno cosa si perdono!
ALE
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