martedì, aprile 08, 2008

RECENSIONE DELLA SETTIMANA


IL MOMENTO E' FINALMENTE ARRIVATO, L'ALBUM E' FINALMENTE NELLE NOSTRE CASE, AUTO, BARACCHE, MAC PC ETC ETC ETC... IL NUOVO LAVORO DI VASCO NON DELUDE LE ASPETTATIVE: CAMBIANO UN PO' I TEMI, CAMBIA FORSE IL PUNTO DI VISTA SU TANTE COSE, MA "IL MONDO CHE VORREI" PER MOLTI VERSI RIMANDA ALLE SONORITA' DI UNA VOLTA...

TITOLO : Il mondo che vorrei
ARTISTA : Vasco
GENERE : Rock
PROVENIENZA : Zocca (ITA)
ANNO : 2008

Ero molto ansioso di sentire il nuovo lavoro del Re del rock italiano e, a circa una settimana dall'uscita del disco posso finalmente trarre qualche conclusione: è un album della madonna!
Sono un fan di Vasco si sà, ma sono anche stato il primo ad ammettere che STUPIDO HOTEL o BUONI CATTIVI erano dischi al di sotto della capacità del Blasco. Contenevano qualche pezzone incredibile, ma erano conditi da più e più pezzi inutili, cosa che ne IL MONDO CHE VORREI non accade.

Il disco si apre con "Il mondo che vorrei" : testo è amaro e riflessivo, parole semplici, arrangiamenti curatissimi e struttura che ricorda un po' GLI ANGELI (finisce anche questa con un assolo stupendo di Landau) e che fa capire la direzione verso la quale sta andando il nostro eroe... quella della riflessione dopo una vita di eccessi.

L'amarezza e la rassegnazione ritornano nella spendida "E adesso che tocca a me", a mio modo di vedere il pezzo più bello di tutto il disco, dove fa quasi male ascoltare Vasco che si trova inesorabilmente davanti al suo "essere cresciuto"... anche i miti invecchiano, anche i motorini passano, anche topo gigio sparisce... e lui se ne accorge.
Il disco è passionale, diretto, a tratti molto rock e coinvolgente per tutta la sua durata. Le liriche non sono mai lasciate al caso e sono tutte scritte dal blasco (in buoni o cattivi le altre firme si sprecavano) e la produzione, manco a dirlo, è spettacolare.
Le sonorità pesanti non mancano, come in "Qui si fa la storia", brano molto tirato, riff quasi metal, forse un pò deludente nel testo, ma probabilmente da un titolo così ci si aspetta troppo...

Trascinante all'inverosimile il brano "Non Sopporto", pezzo già anticipato nel Tour 2007, che dal vivo non mi aveva entusiasmato particolarmente, ma che in studio ritrova nuova linfa, forse perchè suonata da una metal Band, i Magnetico, (a lasciar stare l'elettronica si guadagna caro Vasco).
"Gioca con me", non mi convince del tutto: sembra studiata per esplodere dal vivo, ma su disco resta un rock abbastanza "commerciale" e di facile ascolto. E' questo l'attesissimo brano suonato da Slash e qui apriamo una doverosa parentesi: mi sono emozionato quando ho letto che nel disco di vasco avrebbe suonato slash, sì insomma due miti della mia adolescenza e non, che si ritrovano insieme in studio per registrare un pezzo. Il sound Marshall+les paul del chitarrista dei Guns è sempre inconfondibile, le foto nel libretto che ritaggono i due a Los Angeles sono d'altri tempi e non importa se la canzone non mi fa impazzire... cazzo SLASH + VASCO... tanto basta!

Ma torniamo al disco : Colpa del Whisky è lo specchio dell'ironia di Vasco, musicalmente vicina a Señorita, ma con un testo praticamente geniale.
Gli altri brani completano il capolavoro, fatto di tanti alti e pochissimi bassi (ho bisogno di te è forse la più "difficile" all'ascolto) .
Vasco ha composto un nuovo capolavoro e il suo posto nella bacheca della storia del rock questo disco se lo merita eccome...

ALE