DISCHI CHE HANNO FATTO LA STORIA
CONSUETO APPUNTAMEN TO CON GLI ALBUM CHE HANNO SEGNATO UN'EPOCA.
PARLIAMO DEI METALLICA, PIU' PRECISAMENTE DEL LORO DISCO DI ESORDIO, CHE FECE CAPIRE A TUTTI, DI CHE PASTA ERANO FATTI I FOUR HORSEMEN...
Nel 1983, un fulmine a ciel sereno squarciò il panorama metallaro mondiale, il suo nome era "KILL 'EM ALL"; con questo disco i Metallica istituzionalizzarono Thrash e Speed-Metal, i cui primi barlumi si sentirono a partire da Motorhead e Venom. Le danze si aprono con "Hit The Lights", pezzo dall'apertura in fading velocissimo, in cui il grande Hetfield innesca una ritmica serrata, seguita dalla chitarra più veloce del Mexico, Kirk Hammett, dal basso del grande e compianto Cliff Burton e dalla batteria del piccolo danese Lars Ulrich. Non è musica per signorine, questa è pura potenza sonora su cui il cantato a squarciagola dell'uomo capace di ingoiare 23.000.000 di litri di birra si snoda violento e possente.
Terminato questo terremoto arriva IL pezzo per antonomasia dei 'Tallica: "The Four Horsemen", inizialmente intitolato "The Mechanix" e scritto da Dave Mustaine e Hetfield. Dopo la dipartita del buon Dave, che l'ha comunque incluso nel debutto dei Megadeth "Killing Is My Business…", i quattro cavalieri vi hanno inserito uno splendido intermezzo arpeggiato, su cui Hammett costruisce un solo davvero melodico e melanconico. Il testo è, secondo me, profondo e sentito (parla dei Quattro dell'Apocalisse, come si può facilmente intuire); il terzo pezzo, "Motorbreath", è il primo brano Thrash della storia, l'omaggio giovanile di James ai Motorhead che tanto lo hanno influenzato e ispirato. Il testo non è 'sto granché, ma la ritmica al fulmicotone, i soli tirati ne fanno un episodio indimenticabile.
La quarta track, "Jump in the Fire", è un esempio di maturità. Il riff di introduzione è fenomenale e l'ultimo solo in fade-out è uno tra i miei preferiti di sempre. Il testo non dà spunti pazzeschi, ma ricordiamoci che l’età media dei componenti che hanno scritto ed eseguito “KILL ‘EM ALL” era sui 20 anni e, per loro stessa ammissione, in quel periodo erano più le volte che erano ubriachi che altro. Ma passiamo a “(Anestesia) Pulling Teeth”, un solo di basso del buon Cliff Burton con Wha e distorsore, davvero eccellente e che conferma le eccezionali capacità tecnico-compositive di uno dei più grandi musicisti mai esistiti.
La traccia 6, ”Whiplash”, è uno dei pezzi più violenti, spaccatimpani e da head-banging di sempre. Parla della vita “On The Road”, e secondo la mia opinione è spettacolare, tanto che live diventa fantastico sentire Hetfield che bercia: ”Adrenaline starts to flow… ”. ”Phantom Lord”, l’episodio successivo, non è tanto considerato, ma io lo apprezzo fortemente, perché è cupo, potente, incalzante, e propone un intermezzo coi fiocchi.
”No Remorse” non ha bisogno di commenti, così come la seguente “Seek and Destroy”, due composizioni che trattano praticamente lo stesso argomento, sotto angolazioni diverse e con il comune denominatore della violenza spietata ed efferata. La conclusiva ”Metal Militia” ci arruola tutti nella milizia metal, e sentirla ci fa rimpiangere uno di più grandi gruppi di ogni tempo, capace di pubblicare tre album fenomenali e di annullare sé stesso proponendoci “Reload” .
Mi mancano i veri Metallica, consigliato a tutti.
2 Comments:
ormai sono finiti... diciamo che se non li rispettassi per quello che hanno fatto in passato, gli sputerei addosso volentieri...
In effetti quella è stata la cosa più sgrausa che potessero pensare di fare... e l'hanno fatta...
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