martedì, luglio 04, 2006

THE ORIGINAL SOUNDTRACK


“Kill Bill” è stato certamente il fenomeno cinematografico del 2003, il grande ritorno di Quentin Tarantino, regista di intransigenti pellicole quali “Le Iene”, “Pulp Fiction” e “Jackie Brown”. Chi conosce l’opera del regista, sa bene l’importanza della componente musicale nella realizzazione delle sue pellicole; era quindi lecito aspettarsi una colonna sonora di grande livello e così è stato anche questa volta. Un lavoro che alterna i commenti strumentali realizzati da Rza del Wu-Tang Clan (anche lui grande conoscitore del mondo delle arti marziali) ad una selezione di brani che spazia principalmente tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta. Gli esperti noteranno l’intelligente gusto citazionista di Quentin Tarantino, che ha utilizzato nel suo score i temi di numerosi film scritti da grandi compositori quali Luis Bacalov, Bernard Herrmann, Isaac Hayes ed Al Hirt. Una colonna sonora spettacolare che ha i propri apici in “Bang Bang” di Nancy Sinatra e nella incalzante “Battle Without Onor Or Humanity” di Tomoyasu Hotei, brani fondamentali anche nell’economia della stessa pellicola.

La colonna sonora di questo film incanta davvero, passando con armonia da Ennio Morricone a Bernard Herrmann (Luis Enrique Bacalov), da Isaac Hayes (Run Fay Fun) a Jonathan Kaplan, da "Woo Hoo" dei 5.6.7.8's a Quincy Jones, Santa Esmeralda e Nancy Sinatra, concludendo con uno struggente ed evocativo flamenco a ritmo di lame che tagliano l'aria innevata. Parte del successo di Kill Bill è da accreditarsi ad una straordinaria Uma Thurman, la cui reale gravidanza ha posticipato le riprese: Uma riesce a tradurre perfettamente l'arte di Tarantino sul grande schermo e ad infondere nello spettatore una inscindibile sequela di emozioni tanto diverse quanto forti e dirette, offrendo così una prova memorabile. Film impreziosito da un buon cast, con David Carradine, lo stesso del serial tv "Kung Fu" mai interpretato da Bruce Lee, Lucy Liu, Vivica Fox e Sonny Chiba ritenuto da Tarantino << il più grande attore che abbia mai lavorato nei film di arti marziali >> (dopo Bruce Lee, aggiungiamo noi...) e che per l'occasione rispolvera il ruolo di Hattori Hanzo della serie tv "Shadow Warriors". Saggia la decisione di non doppiare gran parte del film sottotitolando l'audio originale, una manna per i veri amanti del cinema. Non ci resta che ricordarvi l'antico proverbio Klingon su cui si incentra l'essenza di Kill Bill: << La vendetta è un piatto che va gustato freddo... >>

Quentin Tarantino stesso, regista della pellicola, ha asserito che - nonostante lui abbia girato un'unica pellicola - il volume 1 e il volume 2 hanno degli elementi caratterizzanti: infatti, se il secondo volume è più "occidentale", dedicato agli spaghetti-western, a Leone e a tutti i suoi miti ispiratori, il volume 1 appare invece proteso verso l'oriente, con le atmosfere da film di kung-fu, con riferimenti a film con Bruce Lee e capolavori del genere come Cinque dita di violenza. Non a caso, la versione giapponese del film contiene una dedica al regista nipponico Kinji Fukasaku, regista particolarmente ammirato per il suo stile violento e dinamico, da Tarantino.
Il film nacque dalla mente di Tarantino e della Thurman sul set di Pulp Fiction (1994). Il regista e la donna pensarono al film proprio ricordandosi la storiella del pilota che Mia raccontava a Vincent nel locale. Sul set della scena, Tarantino e Uma si accordarono sul da farsi per il film e pensarono che per la prima volta la donna dovesse essere mostrata con il volto imbrattato di sangue: da qui «La sposa imbrattata di sangue».
Dopo Pulp Fiction, però la Thurman e Tarantino divisero le loro strade; Uma continuò la sua carriera, Tarantino si dedicò a Niente di nuovo sotto il sole, un episodio della serie E.R. - Medici in prima linea. In questi anni Tarantino mise da parte il copione di Kill Bill per dedicarsi a un film di guerra (Inglorious Bastards, atteso per il 2008) per poi trarre dal libro The Switch di Elmore Leonard il film Jackie Brown. Dopo tre anni da Jackie Brown, il regista incontrò nuovamente Uma Thurman e pensò di poter riesumare lo script di Kill Bill che entrambi avevano iniziato a realizzare. Tarantino pensò di girare Kill Bill come regalo di compleanno per i 30 anni compiuti da Uma. Dopo l'inattesa gravidanza della donna (il regista non rinunciò comunque a voler girare con lei) iniziarono le riprese del film.