LIVE REPORT : Heineken Jammin' festival 2006 (sabato)
Inizio chiedendo venia per non poter dire niente sull’esibizione dei Trivium, visto che appena scesi dalla macchina sentiamo Matt ringraziare il pubblico!
Stessa cosa per i Living Things visti di sfuggita nei monitor della sala stampa e l’unica cosa che ho capito è che i ragazzi sul palco (e anche sotto visto che non satavano fermi un minuto) si sono divertiti molto e hanno offerto uno spettacolo rock al 100%.
Sulla qualità della loro proposta ci aggiorniamo in una eventuale recensione del loro album.
Dei Lacuna Coil invece posso spendere qualche parola in più. In pratica riesco a vedermi le ultime tre canzoni del loro set sempre in sala stampa e devo dire che i ragazzi milanesi mi hanno impressionato per la sicurezza con la quale sono stati on stage!
Cristina e Andrea sembrano ormai sicuri dei propri mezzi e dei propri ruoli e il tutto funziona a meraviglia. Peccato non essere riusciti a gustarseli per intero ma ci sarà tempo e modo a Settembre durante il loro tour italiano.
Finalmente (ma a malincuore...) abbandoniamo la lussuriosa sala stampa ed entriamo nell’"arena". Per prima cosa facciamo una capatina al secondo palco dove stanno finendo (e te pareva!) il loro set i Linea 77. Facciamo in tempo ad ascoltare gli ultimi due pezzi che sono come (quasi) sempre eseguiti alla perfezione. Peccato che quando i due cantanti aprono la bocca far un pezzo e l’altro è impossibile non notare un’arroganza che non si capisce bene da dove viene fuori. Ma che cazzo vi è successo??? Bah..
Entriamo nell’area del main stage e finalmente ci godiamo il primo vero concerto della nostra giornata.
Gli Avenged Sevenfold (7) mi hanno veramente stupito: molto bravi tecnicamente, on stage ci stanno a meraviglia, sfornano una "Beast and the Harlot" clamorosa e una "Walk" (by Pantera) che scatena il putiferio! Bravi!
Piccola delusione invece per i The Darkness (6). Piccola perchè dalla band inglese non mi aspettavo in effetti molto. Però la loro esibizione mi ha lasciato un pò di amaro in bocca perchè come gruppo in se non sono affatto male, le canzoni le hanno... e allora perchè giocare a fare i Queen e la cover band degli Ac/Dc?? Voglio dire, è vero che all’attacco del 90% dei loro pezzi ti viene da pensare "ma sto riff non è degli ac-dc?"!
Ma la cosa diventa ridicola quando... beh cazzo suonano proprio l’immortale "Highway to Hell" e subito dopo l’intro di "Tunderstruck"!! Peccato perchè quando suonano i loro pezzi più famosi lo show ingrana anche se le pause tra un pezzo e l’altro ammosciano parecchio.
Rimandati. Arriva quindi la discussa pausa partita (partita di m***a tra l’altro!) ma l’attesa è tutta per i quattro di San Francisco!!
Immensi, letteralmente immensi i Metallica (9). L’intro con la citazione de "Il Buono, Il Brutto e il Cattivo" con i monitor che mostrano il capolavoro di Sergio Leone nella scena in cui Il Brutto-Eli Wallach vaga per le tombe è da pelle d’oca.
L’attacco dei ’Tallica con "Creeping Death" invece è da infarto e da brividi ovunque, non nascondo di aver avuto la pelle d’oca sul serio! Poi i nostri (James più che altro) saluta tutti e dice di essere molto contento di suonare ancora una volta a Imola e giù con "Fuel", unico pezzo tratto dagli ultimi tre album, e "Wherever I May Roam".
Brividi anche per "The Unforgiven" anche se James qua incappa in qualche piccola imprecisione, prima alla chitarra e poi alla voce, ma sono dettagli!!
Anche perchè l’intera, e perfetta, esecuzione di "Master of Puppets" (non prima dell’esecuzione di una nuova song, già conosciuta e pare gradita dal pubblico: suona molto alla "St.Anger", cattivissimo riff iniziale, break clamorosi prima dei ritornelli ma mi sembra un pò troppo lunga e ripetitiva...) fa perdonare qualsiasi cosa ai Metallica! Dalla iniziale "Battery" fino a "Damage, INC" è un brivido e un headbanging continuo: da notare una esecuzione assolutamente perfetta in ogni canzone, una cosa che mi lascia ancora adesso a bocca aperta! Bellissima "Orion" dove James presenta ovviamente Robert Trujillo (buona prestazione, un paio di mosse mica male con il basso!) e dopo una esecuzione da 10 e lode sempre il buon James ringrazia tutti e conclude con un "And god bless Cliff Burton". Alla fine di "MOP" compare una foto di Cliff sugli schermi e un sentito applauso liberatorio scuote l’intero Heineken!
Spazio quindi ai grandi classici extra "MOP" dei Metallica: "Sad But True" e "Nothing Else Matters" dal Black Album, una incredibile esecuzione di "One" (preceduta da scoppie e fiammate) che valeva da sola il prezzo del biglietto. E si conclude il concerto pescando ancora dal Black Album con "Enter Sandman". Si conclude? Eh no, può mancare "Seek and Destroy"? Sicuramente no! Grande James che dedica questa canzone a tutte le band del festival ma con maestria chiede al pubblico di far capire "per chi siete venuti stasera" :)
Ah, dimenticavo di citare una velocissima "Last Caress" prima della celebre "Seek.."! Concerto immenso per una band immensa, poche palle!
E mentre sfruttiamo per l’ultima volta i nostri privilegi tagliando per il paddock risparmiando un 30 minuti di camminata per raggiungere il parcheggio (dei rave party sulla riva del Santerno in cui ci siamo trovati vi racconterò in privato...) arrivo alla conclusione che ben poche band possono permettersi uno show come quello dei Metallica.
PAOLONE radio sherwood
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