venerdì, giugno 01, 2007

1° GIUGNO 1967 : 40 anni fa SGT PEPPER


QUARANT'ANNI SONO PASSATI... MA NON LI DIMOSTRA CERTO. E' PASSATO TANTO TEMPO DALLA PUBBLIC AZIONE DI UN ALBUM CHA HA LETTERAL MENTE RISCRITTO LA STORIA DELLA MUSICA...

Il 1° giugno 1967, in piena "Summer of Love", il mondo sentì per la prima volta le note di Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band, l'album più famoso dei Beatles e della storia della musica popolare del '900. Non per forza di cose il miglior album del quartetto di Liverpool, a detta anche del batterista Ringo Starr, ma certamente il più influente e celebrato, e senza dubbio un definitivo punto di rottura nell'evoluzione della musica rock e pop. Da quel giorno in poi, e questa è opinione universalmente condivisa, nulla fu più come prima.

Con "Pepper" i Fab Four completano il percorso già intrapreso con Rubber Soul e soprattutto con Revolver per creare un ponte fra il rock ed una musica più "alta", inserendo a piene mani elementi di psichedelia e musica classica ed aprendosi completamente al sapiente utilizzo di strumenti musicali di vario tipo. Il tutto nelle oltre settecento ore ad Abbey Road sotto l'abile regia del produttore George Martin, elemento imprescindibile nel tradurre in musica il genio di Lennon e McCartney. "Sgt Pepper fu il primo album pop ad essere preso in considerazione" disse in proposito il compositore Philip Glass.

Dal classico Rock'n'Roll della title track alla malinconica With A Little Help From My Friends, dalla psichedelica Lucy In The Sky With Diamonds (a lungo bandita dalle radio per l'acronimo LSD) agli struggenti archi di She's Leaving Home, dalla grottesca Being For The Benefit Of Mr Kite al capolavoro della collaborazione fra John e Paul A Day In The Life, Sgt Pepper è una completa sintesi musicale, un andirivieni di suoni ed atmosfere così diverse e sorprendenti da rimanere ancora oggi sospeso nel tempo.

Ma Sgt Pepper è anche e soprattutto l'icona di un'intera generazione, icona anche per una copertina (così rara all'epoca) in cui i Beatles inserirono, oltre a loro stessi nelle nuove uniformi della Lonely Hearts Club Band ed alle loro statue di cera, una miriade di personaggi storici del XX secolo. L'idea base (di Paul) fu quella di creare una sorta di alter ego per la band, esasperata dagli eccessi della Beatlemania che l’aveva addirittura costretta ad abbandonare i tour dal vivo. Dietro la maschera della Lonely Heart's Club Band, i Beatles mandarono in tour un album al posto di loro stessi, un album che a quarant'anni di distanza è ancora considerato una pietra miliare.

Paolo Viganò


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