DIFFERENTMUSIC FRIENDS al concerto di Nutini...
LA MIA AMICA MADU', COPYWRITER E AUTRICE, NONCHE' ASSIDUA FREQUENTATRI CE DI CONCETI LIVE, ERA PRESENTE AL ROLLING STONE PER LO SHOW DEL CANTAUTORE ITALO- SCOZZESE PAOLO NUTINI.
QUI DI SEGUITO UNA SUA BREVE RECENSIONE DEL CONCERTO...
Non ero scettica, ma mi aspettavo qualcosa di diverso.
Credevo di incontrare una mandria di teenager impazzite. E m’immaginavo un concerto acerbo, di quelli che puoi sentire ad una festa liceale. M’immaginavo una bella voce e un talento che deve ancora acquistare la consapevolezza del proprio carattere, prima sbocciare definitivamente.
E invece. Invece.
Ieri sera al Rolling Stone Paolo Nutini ha avvolto il pubblico con una voce potente, e il carisma di chi è lì per solo per la musica e non si risparmia. E a vederlo così esile e gracile ti stupisce una forza così.
La sua voce è corposa e piena di sfumature. Le sue interpretazioni portano alla luce aspetti inconsueti delle canzoni sue come di altri, mostrando una profondità matura, che va al di là dell’abilità tecnica. Ha rivelato che Natural Blues di Moby può avere un’anima soul, ha fatto ballare il Rolling Stone con Jenny Don’t Be Hasty, ha accarezzato il pubblico con le note struggenti di Dolphins e si è scatenato con il ritmo di Funky Cigarette. Più consuete e in “versione CD” le canzoni che il pubblico aspettava come These Streets e Last Request. E sarà per la mia deviazione professionale da copywriter, ma quello che mi colpisce sono i testi. Piccole storie disegnate in pochi tratti.
E poi si divertiva come un pazzo. Ben accompagnato da un bravo chitarrista e bassista. Ho avuto l’impressione che essere lì, in uno stadio pieno o in un pub a lui non sarebbe cambiato niente. Tanto aveva la sua musica. Un’ora - forse sempre troppo breve per un concerto – ma veramente coinvolgente.
Mi aspettavo qualcosa di diverso, ma per fortuna mi sbagliavo.
Madù
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