LONDON CALLING : 30° ANNIVERSARIO...
Era il 14 dicembre del 1979, lo stesso anno della morte di Sid Vicious dei Sex Pistols e due giorni prima che l'Unione Sovietica invadesse l'Afghanistan. In Italia spopolavano Umberto Tozzi con "Gloria", Lucio Dalla e Francesco De Gregori con "Banana Republic" ma anche i Pink Floyd di "The Wall", quando gli abitanti del Regno Unito trovarono nei negozi di dischi un album (un doppio venduto al prezzo di uno), con in copertina il bassista Paul Simonon intento a distruggere il suo strumento (foto scattata durante un live a New York al Palladium) e con la grafica che riprendeva lo stile del primo album di Elvis Presley.
In quel momento, di fatto, cambiò la storia del rock. Era uscito "London Calling" (inserito da Rolling Stone America all'ottavo posto tra i migliori dischi di tutti i tempi). E' vero che i Clash quando pubblicarono questo album, il terzo della loro discografia (dopo "The Clash" del 1977 e "Give'em Enough Rope" del 1978) godevano già di un gran seguito in U.K. ma con questo lavoro riuscirono a fare il definitivo salto di qualità.
"London Calling" è senza ombra di dubbio il disco più complesso mai registrato dai Clash, dove al punk rock si affiancano e si mischiamo lo ska, il reggae, rockabilly, il soul unito a testi sempre più politici ("Revolution Rock" su tutti) e critici sulla società benpensante inglese di fine anni Settanta. Sicuramente quello che ha definito al meglio il suono della band, prodotto da Guy Stevens, e che ha permesso di far uscire i Clash fuori dai confini nazionali esplodendo come fenomeno anche negli U.S.A fino a quel momento parecchio tiepidi nei confronti di Joe Strummer, Mick Jones, Paul Simonon e Topper Headon.
Ora, trent'anni dopo, "London Calling" è stato ripubblicato in edizione cd+dvd con booklet da 20 pagine. Il cd ripropone in versione digitalizzata l'album originale mentre il dvd "The Last Testament: The Making Of London Calling" vanta interviste alla band e video rari registrati durante le session in studio nei Wessex Studios. Un occasione imperdibile per riascoltare uno dei capitoli più importanti della storia del rock.
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