lunedì, novembre 30, 2009

RECENSIONE DELLA SETTIMANA

RICOMINCIA UNA NUOVA SETTIMANA. PARTIAMO SUBITO CON LA RECE DI UN ALBUM MOLTO ATTESO, SCRITTA DIRETTAMENTE DA LUCA DI METLITALIA...
BUONA SETTIMANA A TUTTI!


TITOLO : Our circle is vicious
ARTISTA : Rise and Fall
GENERE : Hardcore
ANNO : 2009
PROVENIENZA : Gent (Belgio)
ETICHETTA : deathwish Inc

È sempre difficile recensire con obiettività un album a lungo atteso, in questo caso oltre tre anni. Tanto è durato il digiuno dall'ultimo lavoro in studio dei Rise And Fall, il magnifico "Into Oblivion", solo parzialmente lenito dai continui tour in cui la band belga si è imbarcata per spargere il verbo della propria musica. Tuttavia, anche dopo tre anni di silenzio la personalità della proposta dei Rise And Fall non smette di stupire. Ciò che balza subito all’orecchio sono ancora una volte le chitarre: una tale varietà di soluzioni, solitamente prerogativa di certi gruppi "post" che rinunciano a fare un largo uso di linee vocali, qui è al servizio di canzoni vere e proprie, dalle strutture definite e mai troppo ridondanti. Non parliamo di complessi intrecci strumentali, dato che è l'immediatezza a farla da padrone, ma un meccanismo di aggiunta, una prolificità creativa che al momento ha pochi paragoni in campo hardcore-metal. Anche quando all'interno di una canzone c’è già una melodia, un motivo per riascoltarla, i Rise And Fall aggiungono un altro riff di chitarra o un'improvvisa digressione atmosferica; siamo già soddisfatti e loro introducono un'altra linea melodica, poi un cambiamento di ritmo, un silenzio. Abbiamo a che fare con un album più variegato e arioso di "Into Oblivion", ed è proprio questo processo di continua aggiunta che invece di confondere o saziare, qui intriga, regalando ad ogni ascolto nuove sorprese. Li avevamo descritti come un incrocio di Converge ed Entombed, ma il nuovo "Our Circle Is Vicious" è molto di più. Puro disagio mischiato a uno spessore melodico sempre più notevole, il tutto confezionato in una produzione ruvida e caldissima, che non poteva risultare più adatta. Impossibile non rimanerne affascinati.

Luca (Metal Italia)