mercoledì, gennaio 11, 2006

RATS lasagne e rock n' roll


Torniamo a parlare di rock italiano, scavando nella storia della musica nostrana. Ci fermiamo in Emilia, a Modena per l'esattezza, dove tre rockettari d.o.c. arrivarono ad un passo dalla vera notorietà...

Tra i pregi di questo originale gruppo rock italiano non manca sicuramente Ia longevità. Infatti il gruppo nasce nel 1979 e di quella formazione resiste il cantante/chitarrista Wilko Zanni. Un suono dark, misterioso ed esotico caratterizza i primi lavori, che attirano interesse anche alI' estero, dove spesso il gruppo si è recato per interessanti show. I titoli del "primo" periodo Rats sono "C'EST DISCO, (1981), "L'ULTIMO GUERRIERO" (1986) e "RATS" (1988). Nel corso di quegli anni Ia formazione subisce delle trasformazioni, sino ad arrivare aII' attuale con, oltre al già citato Wilko, Romi Ferretti al basso e Lor Lunati alla batteria. Sempre nel corso degli anni 80, i Rats attraversano situazioni come "Rock targato Italia", "Biennale" di Barcellona, "San Remo Rock" e numerosi concerti in Italia e in Europa, da Mosca a Leningrado, da Bruxelles a Berlino.
Col 1989 si può a tutti gli effetti far iniziare il "secondo" periodo Rats. Dal tour-spalla con Jeff Beck, si passa alI'album "VIVO", con Ia nuova e consolidata formazione, ad una versione di "4 marzo 1943" di Dalla per l'antologia "CANZONE ITALIANA" della CGD, major che metterà sotto contratto il gruppo fino all'epoca con Ia HIARA. Sarà un album "guitar-oriented" a presentare i Rats al grande pubblico nel 1992, con canzoni trascinanti, mai banali, che esprimono stati d'animo e piccole storie quotidiane. Tra i brani di "INDIANI PADANI", questo il titolo, spicca "Fuoritempo", una canzone dell'amico Ligabue cantata dallo stesso autore con Wilko. L'ammirazione del Liga per il gruppo lo porterà a firmare, come produttore artistico, altri due pezzi: "Noi Si vivremo" e "Autogrill". II brano comunque che trascinerà tutto il lavoro sarà"Chiara", che grazie ai passaggi radiofonici porta le vendite del disco oltre le 40.000 copie, gettando il gruppo nello stato d'animo migliore per il proseguo. Ad un anno di distanza, nel 1993, con Ia band decisamente più matura e migliorata vede Ia luce "BELLI E DANNATI". 14 canzoni incazzate e dirette, con un suono decisamente più chitarristico e crudo dell'album precedente, che affrontano ancora temi quotidiani, con alcune esplorazioni nel sociale. I pezzi di maggiore spicco saranno "Dammi Ia mano", "Padre Nostro", "Guerra", "Non c'hai ragione". Anche se Ia critica non ha accolto favorevolmente il lavoro, il tempo ha poi reso il giusto merito a questo onesto album di rock italiano. Dopo i tour di rito esce nell'autunno del 1995 "LA VERTIGINE DEL MONDO". Si tratta di un album grande, immediato. La scelta artistica di registrarlo in presa diretta all' interno di un teatro, secondo una tradizione che va via via sempre più affermandosi, spinge l'inossidabile trio ad avvalersi per l'occasione di due musicisti presenti da qualche tempo anche in tour. Alla chitarra Glaccio Tavoni (dal 1993) e alle tastiere; Al Lunati (saltuariamente presente dal 1992). 12 i brani presenti, sostenuti da un lessico diretto per temi con cui ci confrontiamo tutti i giorni. "Genevieve", " Metti le mani su me", "Io non ci sto", "Ti credevo" e "Non cambierò" i pezzi di maggior presa che con Ia datata "Camminando su una nube" e le precedenti produzioni, conferiscono al gruppo un background di notevole spessore e interesse. Le esperienze ed i travagli passati fanno sempre più di questo gruppo una guitar-road band, col più classico spirito rock ribelle e dannato come Ia tradizione vuole. Forse una vecchia canzone dei "Corvi", spesso "coverata" dai Rats: "RAGAZZO Dl STRADA" rappresenta Ia vera anima di questa band, che o si ama o si odia.