i martiri del rock n' roll : CLIFF BURTON
Clifford Lee Burton è nato alle 21:38 del 10 febbraio 1962 all'Eden Hospital Castro Valley, a San Francisco, California, da Jan e Ray Burton.
I suoi genitori erano due veri hippy di San Francisco. Il padre veniva dal Tennessee e lavorava come assistente tecnico nelle autostrade nella Bay Area di San Francisco. La madre era nata in California e lavorava nella scuola di quartiere di Castro Valley, dove insegnava agli studenti disabili. |
Fu dai suoi genitori che assunse la sua immagine e i suoi ideali. Era una persona molto distesa, rilassata, felice e diretta, con una spiccata attitudine alla sperimentazione. |
Cliff era alto, deciso, e nel braccio destro sfoggiava un tattoo raffigurante il logo con il teschio sogghignante dei Misfits. Non gli interessava sapere ciò che la gente diceva di lui. |
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| Iniziò al suonare nel 1976. Steve Doherty fu il suo primo insegnante di basso, dal settembre 1978 al gennaio del 1980. |
Nel 1982 i Metallica si resero conto che Ron McGovney non era all'altezza di suonare il basso con loro: non prendeva la band abbastanza seriamente, tutto il contrario di Lars, James e delle loro ambizioni.
Le cose non andavano molto bene per i Metallica: i problemi si identificavano anche con Dave Mustaine, a causa del forte uso di alcool e droghe e dei suoi terribili e sempre più frequenti conflitti con James, dentro e fuori dal palco. Proprio Hetfield, tra l'altro, decise di non cantare più, non sentendosi all'altezza, per concerntrarsi solo sulla chitarra ritmica.
Cliff fu notato da Lars e James nell'agosto del 1982. |
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I due lo notarono inizialmente durante uno show al 'Troubadour', a Los Angeles, e rimasero molto impressionati dal suo modo di suonare il basso.
James disse: "Abbiamo sentito un assolo selvaggio ed abbiamo pensato: "Non vedo nessun chitarrista sul paco...". Venne fuori che era il bassista, Cliff, con un wah-wah ed i suoi capelli fluenti. Non gli interessava della gente che c'era ad ascoltarlo, guardava solo ciò che suonava".
I Metallica fecero di tutto, allora, per averlo nella band.
Burton si presentò alla stazione di Los Angeles con un ultimatum: se i Metallica si fossero trasferiti a San Francisco, lui si sarebbe unito a loro.
Lars, James e Dave, pur con tutti i loro problemi, si trasferirono, ed ebbero un migliore impatto rispetto a Los Angeles.
La prima jam session con Cliff ebbe luogo a casa di Mark Witaker, che aveva uno studio all'interno del suo garage, il 28 dicembre 1982.
Dopo il trasferimento James e Lars vivevano là.
Il 5 marzo dell'anno successivo registrarono una demo di 4 tracce e Cliff fece la sua prima apparizione con i Metallica al 'The Stone' di San Francisco: fu questo l'inizio di tre anni indimenticabili.
Burton viveva con la sua famiglia a San Francisco e per tre anni e mezzo lavorò duro per portare i Metallica al top.
Dopo il rimpiazzo di Ron McGovney nel 1982, iniziò subito a far parlare di sè, per via del suo classico stile 'mulino a vento' (i suoi capelli che svolazzavano in tutte le direzioni) e per il suo look 'fuori data'. Con i capelli cadenti, era sempre vestito con un paio di jeans bell-bottom e una giacca in jeans scolorita. Se c'era freddo indossava, in aggiunta, una camicia in flanella.
Fuori dalle scene rimaneva sempre in secondo piano, l'esatto opposto del suo essere selvaggio e aggressivo sul palco. Il suo sense-of-humor era grandioso, così come i suoi assoli di basso e tutto ciò che riguardava la sua presenza on-stage.
Era di sicuro il componente più in evidenza all'interno della band.
Cliff fu inoltre autore di alcuni testi dei Metallica, nonché principale responsabile dell'ampliarsi dei temi trattati. Come Kirk adorava le opere di H.P. Lovecraft.
Un esempio dell'attitudine di Burton on-stage si ebbe nell'estate del 1985, durante l'apparizione al Festival di Donington (il 17 agosto). Dopo aver evitato una pera lanciata dal pubblico, che andò a colpire in pieno la custodia del suo basso, ci girò ironicamente intorno per poi raccoglierla, darle due morsi e rilanciarla tra il pubblico.
Cliff era inoltre un solista eccellente e di grande inventiva, e il suo ingegnioso uso della distorsione e del wah-wah rese pezzi come 'Anesthesia - Pulling Teeth', uno dei cavalli di battaglia delle esibizioni live della band.
Ma ancor di più: era una persona molto amata dai fans dei Metallica e non rifiutava mai due chiacchiere con loro, nonostante la stanchezza del dopo concerto. Fu certamente il componente più apprezzato.
| Nel frattempo, ci si chiedeva se il 1986 sarebbe stato l'anno dei Metallica. Dopo tutto, la loro terza fatica, 'Master of Puppets', aveva letteralmente spopolato e li aveva definitivamente consacrati nel mondo dell'heavy metal. |
27-09-1986: la notte della morte di Cliff
Il memoriale per Cliff si tenne il 7 ottobre del 1986. La sua famiglia e gli amici lo ricordarono come un ragazzo di mondo con un grande amore per Johann Sebastian Bach, il cibo messicano e la sua città natale.
I suoi genitori lo definirono 'un figlio sensibile e pensieroso'. In merito alla sua musica dissero: "Dormiva tutto il giorno e stava sveglio tutta la notte per andare a suonare, ma non ci ha mai svegliati. Una volta, un ragazzo bussò alla porta, di mattina presto. Chiedeva di Cliff per avere un suo autografo in una t-shirt. Così lui venne barcollando alla porta e disse: "Certamente, ecco il mio autografo!"".
Connie, sua sorella, disse: "Una volta gli chiesi: "Come ti senti ad essere una rockstar?". Lui si incazzò. Mi chiese di non definirlo mai più in quel modo".
Alla fine del memoriale fu messo in suo onore il disco con 'Orion'.
L'elaborato pezzo strumentale é senza dubbio il momento più significativo della carriera creativa del giovane bassista, in quanto, come James Hetfield ricorda, Burton era il musicista più 'istruito' di tutti i Metallica, e 'Orion' si deve in gran parte a lui.
Le ceneri di Cliff furono sparse in vari punti della Bay Area, a San Francisco.
Il vuoto lasciato dalla morte di Cliff occupò la maggior parte delle pagine dei giornali musicali che uscirono la settimana dopo la tragedia.
Su 'Kerrang!', ad esempio, furono inseriti degli annunci di amici e fans; una triste pagina doppia completamente nera fu interamente riempita di annunci della famiglia Zazula ("L'ultimo musicista, l'ultimo head-banger, l'ultima scomparsa, un amico per sempre") e degli Anthrax ("Bell-Bottom, sarai sempre il migliore!!! Ci mancherai"), mentre la Music for Nations inserì una semplice, ma efficace scritta: "Cliff Burton 1962 - 1986". Tutti furono colpiti da un profondo dolore.
Gen Howards ricorda: "Quando finì il tour di 'Master of Puppets', aspettai che la band iniziasse il tour europeo, per andarmene in vacanza in Cornovaglia. Eravamo tutti felici di ciò che stava accadendo, in particolare perché i Metallica stavano pian piano diventando una delle più grandi e famose metal band. Avevamo lavorato molto per arrivare a quel punto, e fu proprio allora, quando tutto sembrava andare per il meglio... Era mercoledì mattina quando aprii il "Sounds" e rimasi shoccato. Fu un vero colpo...un dolore incredibile..."
Un tributo a Cliff fu reso dall'home-video 'Cliff'em All', una raccolta di bootleg e brevi apparizioni in tv dei magici tre anni in cui fu nella band, comprensiva di alcuni dei suoi assoli di basso.
Un altro tributo è la canzone 'To Live is To Die', contenuta nell'album '...And Justice For All'. Strutturata sulla base di alcuni riffs scritti proprio da Cliff, fu completata da James e Lars con la parte strumentale definitiva. Burton scrisse anche un breve verso che James lesse nel mezzo della canzone, e il titolo della stessa é una citazione di una frase di Cliff:
"Quando un uomo mente, uccide una parte del mondo.
Queste sono le pallide morti che gli uomini chiamano impropriamente le loro vite.
Non sopporto più di essere un testimone di tutto questo.
Possa il regno della salvezza, non riportarmi più a casa".
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