martedì, ottobre 09, 2007

RECENSIONE DELLA SETTIMANA


TITOLO : Vanadium Tribute
ARTISTA : Fire Trails
ANNO : 2003
GENERE : Metal
PROVENIENZA : Italia

“Con una formazione extra lusso che comprende Neil Otupacca (ex tastierista dei Gotthard), tornano sul mercato gli ex Vanadium, oggi Fire Trails, Pino Scotto e Lio Mascheroni! Come si intuisce dallo stesso titolo, questo debutto dei Fire Trails, altro non è che un tributo, o per meglio dire remake, dedicato a quelli che furono i Vanadium. Analizzando questo “Vanadium Tribute”, possiamo notare la presenza di nove brani fra i più famosi dei Vanadium, per l’occasione riarrangiati, risuonati e arricchiti da tre brani completamente inediti, firmati appunto dai Fire Trails. La produzione e la perizia tecnica di questa band, come da copione sono indiscutibili, visti anche gli anni di esperienza che questi musicisti possono vantare e anche il groove, andando contro ogni previsione, non risulta affatto datato, complice anche la voce di Scotto, sopra le righe! I Fire Trails, rivedono in chiave attuale, ma senza snaturarne la matrice, quello che fu l’hard rock dei Vanadium, arricchendolo con qualche sfumatura più heavy e sprigionando tutta la carica che solo chi ha vissuto e sudato metal al tempo che fu, conosce. Serrati, incisivi e freschi, i Fire Trails riportano in auge un nome troppo facilmente dimenticato dai più, specialmente da chi, “tra una leccatina e l’altra”, se un tempo seguiva i Vanadium perché erano “cool”, finito il momento ha preferito guardare cose diverse dalla sostanza! Sicuramente i Vanadium, insieme ai Death SS, R.A.F., Fil Di Ferro, Strana Officina e Fingernails, sono stati una delle realtà più importanti della nascente scena metal italiana degli anni ottanta, ma hanno pagato l’ingiusto scotto di essere stati fra i primi a fare heavy metal nel regno dei favoritismi e dei maccheroni. Escludendo, rimpianti e rancori, va detto che anche i tre brani inediti qui presenti e firmati Fire Trails, mettono in luce capacità e carature superiori alla media! Se volete scoprire chi eravamo, se volete godere di grande musica, fatta da grandi musicisti e se avete sempre subito il fascino dell’ hard rock, questo disco è un’ottima occasione per colmare un vuoto, ancora oggi tangibile…”