lunedì, settembre 25, 2006

THE ORIGINAL SOUNDTRACK


San Pedro, ieri notte: sul ponte di un mercantile uno sconosciuto uccide un ex poliziotto corrotto. New York, sei settimane fa: in una stazione di polizia cinque uomini sono allineati per un confronto all'americana. San Pedro, oggi: cinque cadaveri carbonizzati sono allineati sul ponte di una nave. All'agente speciale Kujan tocca l'incarico di dipanare l'intricata matassa delle mezze frasi dell'unico superstite della nave. Questi spiega al poliziotto come tutto sia cominciato sei settimane prima: quando cioè i cinque sospettati della centrale di New York furono trascinati nella trappola tesa da un enigmatico genio del crimine, l'inafferrabile Kaiser Soze, di cui nessuno conosce l'identità.

Scritta più di dieci anni fa, la COLONNA SONORA de “I soliti sospetti” continua a essere uno dei più efficaci esempi di suspense musicale offerto dal panorama hollywoodiano. Frutto della collaborazione fra Bryan Singer e il compositore John Ottman, il soundtrack torna alla ribalta riproposto nella meritevole collana “Silver Screen Edition” edita da Milan e distribuita da Warner. Rimasterizzato digitalmente, lo score è ancora di prepotente efficacia, con quel suo sottolineare in modo puntuale le atmosfere ambigue della pellicola. Realizzata in condizioni “di fortuna” (a causa di un budget risicato, Ottman dovette registrare lo score sezione orchestrale per sezione orchestrale in una stanza che, oltretutto, non disponeva di uno schermo con cui sincronizzare immagini e musiche), questa colonna sonora è stata il primo vero successo del musicista californiano. Mantenendosi intelligentemente in bilico fra un uso quasi materico del suono, scelte vagamente minimaliste e incisi dissonanti, il musicista crea un prodotto musicale tagliente e unitario. Chiudono l’album i flash sonori, evanescenti e suggestivi, di “Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir” di Debussy eseguito al pianoforte da Jon Kull. Come bonus, una recente intervista di Ottman (esclusivamente in inglese…) in cui parla della colonna sonora di “I soliti sospetti” e della sua visione della musica da cinema.