venerdì, ottobre 06, 2006

RECENSIONE DELLA SETTIMANA


CON LA RECENSIONE DI OGGI CI BUTTIAMO NEL BRUTAL/GRIND, PRESENTANDO IL DISCO DI UNA DELLE MIE BAND PREFERITE, TRA LE POCHE CHE APPREZZO NELLA SEZIONE PIU' ESTREMA DEL METAL...

TITOLO : Brujerizmo
AUTORE : Brujeria
GENERE : Grind/Metal
ANNO : 2000
PROVENIENZA : Messico

Sono una delle band più estreme del panorama, ma a differenza di tanti loro colleghi, l'impegno dei Brujeria rappresenta la voce della sofferenza e della lotta di chi, ogni giorno, combatte per vedersi concessi i minimi diritti umani.
Ma non c'è solo questo nella band messicana : conrinui richiami satanici, perversi riti di santeria e magia nera, rivendicazioni di peones zapatisti figlie di decennali ingiustizie perpetrate dal governo del loro paese....
Le atmosfere lugubri sono chiare fin dalla copertina, in cui un altare della santeria fa da contorno alle fotografie di gente a pezzi...
Messaggi come questi non possono che essere gridati al pubblico con una musica violentissima, un misto di vari generi estremi che danno vita ad una miscela brutal core (a volte molto Fear factory) pesante e massiccio, vicinissimo al grind nei pezzi più tirati, come "Laboratorio cristalitos","El bajon","Anticastro","El desmadre".
I testi spagnoli, urlati nei classici growl di Juan Brujo inquietano e danno ci dipingono un perfetto quadro della situazione, dove sofferenze e pene dell'inferno si intrecciano a voglia di riscatto nei confronti di chi, con superbia e avarizia, cerca di dominare sui meno fortunati.
La macchina satanica Brujeria è guidata dal mitico chitarrista Dino Cazares (Fear factory) un uomo dalla pesantezza estrema, nella sua chitarra e nel suo peso corporeo che sembra rispecchiare nelle sue songs.
Un album estremo ma valido, vivamente sconsigliato a chi non ama il genere, ma obbligatorio per tutti coloro che hanno voglia di un po' di violenza... musicale, sociale e fisica!
VAMOS PENDEJOS!

ALE