lunedì, gennaio 30, 2006

RISULTATI SONDAGGIONE 2005


Eccoci finalmente giunti alla pubblicazione dei risultati del sondaggione 2005. Non tutti i 31 esperti interpellati hanno dato le loro risposte, ma 24 di loro hanno espresso giudizi irrevocabili che andiamo a pubblicare. In grassetto sono riportati gli artisti vincitori di ogni categoria, mentre tra parentesi segnaliamo alcuni tra quelli che hanno avuto più consensi.

Prima però ecco l’elenco dei magnifici 31 ai quali è stato chiesto di esprimersi :

· Andrea “brusca” (Dj QUATTROASSI / Esperto di Hip Hop)

· Alexio (Autore programmi musicali Rai / Esperto a 360°)

· Giorgio (Ex chitarrista Shiva-doh / Esperto classici rock)

· Jacopino (Esperto musica Hardcore)

· Carletto (Dj QUATTROASSI / Tuttologo delle sottoculture)

· Claudio “rasta” (Tecnico luci MOBSOUND / Dj elettronica)

· Luca “mod” (Dj QUATTROASSI / Collaboratore MOBSOUND)

· Presenza (Esperto panorama musicale ska – reggae - oi! – streetpunk)

· Ale “moneta” (Tecnico del suono MOBSOUND – Dj QUATTROASSI)

· Paco (Tuttologo musicale / Esperto performance live)

· Michele (Ex chitarrista Shiva-doh / Lavoratore dello spettacolo)

· Simo “acab” (Esperto ska – reggae – cultore metal)

· Dattolino (Esperto musica moderna)

· Luca “lives” (Batterista Fresh / Collaboratore MOBSOUND)

· Marco Rox (Tecnico del suono / Collaboratore MOBSOUND)

· Luchino (Chitarrista Seventime / Esperto punk HC)

· Alessio “light” (Tecnico luci)

· Marco Majani (Ex bassista OxxxA / esperto pop rock)

· Gabriele Pederzani (Batterista big jazz band civica di Milano)

· Lorenz “jimmy” Canini (Chitarrista blues / Esperto rock)

· Giorgia (Esperto musica Alternative / Collaboratrice Differentmusic)

· Luke (Tastierista Savage / Esperto new metal)

· Alberto (Chitarrista Guignol)

· Claudione (Batterista Nashville / Esperto Hard rock)

· Carlo (Bassista Old Peeros’ Esperto anni 60)

· Ale Bulk (Tecnico del suono / Dj house)

· Antonio (Cantante 10Hp)

· Laura (Cantante Administer / Esperta punk – dark)

· Romi (Esperto pop – rock – metal)

· Luca (Chitarrista OxxxA / Esperto musicale 360°)

· Fra “zomer” (Esperto new metal – classic metal / Collaboratore MOBSOUND)

…e le loro opinioni sul 2005 musicale :

· MIGLIOR BAND 2005 : U2

· (Velvet Revolver; Coldplay; Queens of the Stonage; Frenz Ferdinand; Negramaro; Oasis)

· PEGGIOR BAND 2005 : GREEN DAY

· (Offspring; Vibrazioni; Subsonica; Io e i Gomma gomma)

· MIGLIOR BAND “ALTERNATIVE” 2005 : TOY DOLLS

· (Me first & the gimme gimmes; No Relax; Ska-p; Nofx; Agnostic Front, Statuto)

· PEGGIOR BAND “ALTERNATIVE” 2005 : VANDALS

· (Sum 41; Reggae National Ticket; Sud Sound System; Anti Flag; Offspring; Green Day)

· MIGLIOR ITALIANO 2005 : THE BLUEBEATERS

· (Linea 77; Vasco; Tonino Carotone; Statuto; Negramaro; Dolcenera)

· MIGLIOR DISCO 2005 : MADNESS “THE DANGERMEN”

· (Arpioni; Kanye West; Terror from Hell; Agnostic Front; Oasis; Gorillaz; Madonna; Coldplay)

· PEGGIOR DISCO 2005 : EROS RAMAZZOTTI

· (Rolling Stones; Gene Simmons; Frenz Ferdinand)

· MIGLIOR CONCERTO 2005 : U2 MILANO

· (Rock in Idro Milano; Vasco Torino; Gods of Metal Bologna; The Bluebeaters)

· PEGGIOR CONCERTO 2005 : LIGABUE REGGIO EMILIA

· (Billy Corgan Milano; Oasis Milano; Subsonica Bolognat; Europe Milano; Steve Vai Milano)

· MIGLIOR CANTANTE FEMMINILE 2005 : GWEN STEFANI

· (Madonna; Cristina Lacuna Coil; Pink)

· EVENTO DEL 2005 : LIVE 8

· (Madonna new album; Robbie Williams album; Video Club Dogo&Vincenzo; Ligabue al campo volo; Reunion Pink Floyd; Fantozzi il giorno di S.Stefano)

· DELUSIONE DELL’ANNO : A BIGGER BANG dei ROLLING STONES

· (Pino Scotto new album; Ligabue al Campo volo; Suicide Girls show; Los Fastidios DVD; Vocalist Arpioni)

· SEX SYMBOL FEMMINILE 2005 : BAMBOLA RAMONA

· (Angelina Jolie; La signorina Silvani; Sabrina Salerno; Una qualunque delle Real Dolls bambole gonfiabili; Sconsolata; Gwen Stefani)

· SEX SYMBOL MASCHILE 2005 : GEOMETRA CALBONI

· (Pino Scotto; Mario il culo; Il travone di Lapo Elka; Phil Anselmo; Brad Pitt)

· MIGLIOR ARTICOLO DIFFERENTMUSIC 2005 : OPINIONI SUICIDE GIRLS

· (Hip Hop Francese; Sublime; Janis Joplin; Opinioni Respect; live report Oasis)

· PEGGIOR ARTICOLO DIFFERENTMUSIC 2005 : BAD MANNERS DIARY

· (Phil Anselmo; Aspettando il May; Inerdzia)

· MIGLIOR FOTO DIFFERENTMUSIC 2005 : MOTLEY CRUE

· (Manifesto live Lagwagon; Quattroassi; Nabat; Cypress Hill; Jim Morrison)

· PEGGIOR FOTO DIFFERENTMUSIC 2005 : HORRORPOPS

· (Negazione, Velvet Revolver; Vasco; Inerdzia)

· EVENTO ATTESO PER IL 2006 : MADNESS IN ITALIA

(Cockney Rejects in Italia; Mudhoney Live; Rolling Stones a S.Siro per l’ultima volta nella storia; Reunion Dogs D’amour; Paradise Lost a Bologna; Agnostic Front tour)

domenica, gennaio 29, 2006

Marky Ramone in Italia


Marky Ramone sarà ospite alla "Ramones Night" che si terrà giovedì 16 febbraio 2006 al "New Age" di Roncade, in provincia di Treviso. Il batterista dei Fast Four si cimenterà in un repertorio costituito esclusivamente da brani del quartetto newyorkese, accompagnato per l'occasione dai rockers inglesi The Antiproducts.

Per ulteriori informazioni:
www.newageclub.it

venerdì, gennaio 27, 2006

W.A.MOZART : 250 anni e non dimostrarli!

Oggi parliamo di qualcosa di un po' più elevato, dato che ricorre il 250° anniversario di uno dei più grandi nomi di sempre in fatto di musica e non solo...

SALISBURGO, Austria (Reuters) - Le campane delle chiese suonano oggi per ricordare che 250 anni fa nasceva in città Mozart, mentre per le strade feste e concerti guidano le celebrazioni mondiali in onore al genio della musica.

Migliaia di visitatori hanno prenotato gli hotel a Salisburgo per l'inizio dell'"anno mozartiano", che celebra la vita e la musica dell'austriaco "wunderkind", nato alle otto di sera del 27 gennaio 1756.

Mozart ha impressionato le corti di tutta Europa con la sua bravura al piano e al violino, dopo che iniziò a comporre musica all'età di cinque anni, e si trasferì a Vienna 20 anni dopo, quando ritenne che il provincialismo di Salisburgo gli stesse tarpando le ali.

In Francia, l'Opera di Parigi metterà in scena una nuova produzione del "Don Giovanni", diretto dal regista di avanguardia Michael Haneke, mentre la New York Philharmonic lancerà tre settimane di eventi dedicati al maestro.

"E' semplice ma profondo", dice di Mozart Yoshio Suzuki, ex direttore della banca centrale giapponese, mentre acquista in un negozio di Salisburgo le "palle di Mozart", cioccolatini farciti di nocciola e marzapane prima di un weekend di full immersion musicale.

La città ha speso milioni di euro per rinnovare il museo e organizzare un ambizioso programma musicale e di divertimenti che intratterrà i visitatori da tutto il mondo sprovvisti dei biglietti dei concerti.

I maestri pasticcieri stanno preparando una torta di cioccolato a quattro piani da 140 chili e musicisti suoneranno gratis su un palco nella piazza centrale.

I più fortunati ascolteranno un concerto, esaurito da tempo, della Vienna Philharmonic Orchestra diretta da Riccardo Muti.

Tutto si fermerà alle otto di sera, quando le campane delle tre chiese dove la musica di Mozart è stata suonata mentre era in vita -- Franziskaner Kirche, St. Peter e il Duomo -- rintoccheranno per tre volte nell'ora della sua nascita.

Breve Biografia:

Wolfgang Amadeus Mozart nasce a Salisburgo (Austria) nel 1756 e mostra fin da piccolo la sua predisposizione per la musica, così come la sorella Anna.

Il padre Leopold, famoso violinista, rinuncia a qualsiasi impegno professionale per dedicarsi a insegnare musica esclusivamente ai figli.

A quattro anni Amadeus suona il violino e il cembalo e solo pochi anni dopo compone la sua prima opera. E' in quel periodo che il padre Leopold porta i sui figli in viaggio per l'Europa dove entrambi hanno modo di esibirsi nei salotti e nelle corti e soprattutto di conoscere altri artisti.

Seguono gli studi a Salisburgo nel corso dei quali Amadeus compone vari capolavori. I viaggi, comunque, proseguono tanto che finiranno per farlo ammalare. Bisogna infatti considerare che i viaggi dell'epoca si svolgevano su umide e pericolanti carrozze, che percorrevano fra l'altro strade dissestate e precarie.

Dopo diversi viaggi in Italia, torna a Salisburgo al servizio dell'arcivescovo Colloredo che, non amando particolarmente la musica, non è ben disposto nei confronti del ragazzo.

Amadeus viaggia dunque verso Parigi insieme alla madre (che muore proprio in quella città) e per la prima volta conosce l'insuccesso professionale e sentimentale. Deluso torna a Salisburgo e compone due opere bellissime: “Messa dell'Incoronazione k317” e “Idomeneo, re di Creta”.

Spinto dal successo ottenuto, si libera dell'arcivescovo Colloredo, dando inizio così alla carriera di musicista autonomo. Si sposa con Costanze e si stabilisce con lei a Vienna dove vive un'esistenza precaria ma dignitosa dando vita a capolavori teatrali e musicali.

Non bisogna dimenticare, infatti, che all'epoca i compositori erano considerati dei semplici artigiani piuttosto che artisti.

Il 5 dicembre 1791 muore all'età di soli 35 anni per cause ancora oggi sconosciute in totale povertà e viene seppelito in una fossa comune e mai più ritrovati.


mercoledì, gennaio 25, 2006

Intervista della settimana : LAGWAGON

Joey Cape ci racconta a cuore aperto dell'ultima fatica dei Lagwagon, "Resolve", album ispirato alla tragedia del batterista Derrick Plourde, morto suicida il 30 marzo scorso.

Joey, sei di ritorno dal primo tour dopo l'uscita di "Resolve". Come è stato suonare i nuovi pezzi per la prima volta dal vivo? Come ha reagito il vostro pubblico?

Suonarli è stato fantastico, ho davvero avuto la sensazione che i nuovi pezzi siano piaciuti molto. Sai, quando fai un nuovo disco ci vuole sempre un pò di tempo perchè la gente impari le canzoni, quindi nel momento in cui le suoni dal vivo vengono ascoltate con un orecchio diverso rispetto alle altre. Ma senza dubbio i pezzi di questo disco sembrano i migliori da suonare dal vivo che abbiamo scritto negli ultimi tempi. Ci è capitato in passato di dover lavorare ad alcuni pezzi per farli funzionare meglio in versione live, ma per questo disco i pezzi li abbiamo suonati e registrati "live" fin dall'inizio.

L'intero lavoro è stato ispirato dalla tragica morte di Derrick Plourde, ex batterista del Lag Wagon, batterista dei Bad Astronaut e di numerose altre band, nonchè tuo grande amico. Come hai trovato la forza di scrivere canzoni su un argomento così personale?

E' facile quando ci si sente in quel modo. Voglio dire, ho scritto canzoni sulla mia vita per anni, e questa è stata in assoluto la volta in cui scrivere è stato più naturale e spontaneo. Credimi, è stata quasi una terapia per me, scrivere mi ha aiutato a superare questo momento drammatico. Da sempre sento il bisogno di condividere con gli altri i miei sentimenti più intimi attraverso la musica. Ma mai come questa volta ho sentito di doverlo fare, era veramente importante per me.

Parliamo ora della gestazione del disco. Come è andata?

Non appena ho saputo di Derrick ho iniziato a scrivere, immediatamente, come reazione. Senza pensare a cosa sarebbe diventato, se un disco dei Lagwagon o cos'altro. Dopo una settimana avevo già scritto un intero album. Passare attraverso un momento così è un pò come le montagne russe, tra alti e bassi vivi emozioni contrastanti: tristezza, speranza, ricordi dei momenti che hai condiviso con quella persona, a volte rabbia, per il desiderio di aver potuto fare qualcosa per salvarlo. Poi è stato Dave, il nostro batterista a dirmi "vieni a stare da me per qualche giorno, lavoriamo ai pezzi che hai scritto". Siamo rimasti da soli per un paio di settimane a lavorare sulle songs, dopodichè le abbiamo portate alla band. Ovviamente, anche gli altri del gruppo erano fortemente coinvolti, quindi credo sia stato uno dei dischi più sentiti della nostra carriera. E quando è così, le cose avvengono rapidamente, perchè tutto è più facile. I dischi più difficili da fare sono quelli in cui ti senti meno ispirato, e devi lavorare molto sulle canzoni, ma in questo caso è stato un processo completamente naturale portare in musica le emozioni che sentivamo. Tutti l'abbiamo presa come una missione, fare un disco che suonasse come una sorta di tributo a questo nostro grande amico.

Come vi siete accorti che la direzione musicale più appropriata per "Resolve" era quella di un album molto più "dark" rispetto a quelli della vostra discografia precedente?

Abbiamo sentito da subito che non c'era altro modo di fare questo disco. Fare un disco con un sound più spensierato, più leggero, sarebbe stato sbagliato. Fare dischi è una questione di onestà, verso gli altri e verso te stesso, e questa è stata senza dubbio la direzione più giusta secondo quello che sentivamo. Sono felice di aver fatto questa scelta e sono molto orgoglioso di questo nuovo lavoro.

Il tuo songwriting è una delle caratteristiche più amate dai fans dei Lagwagon, ti va di parlare di qualche nuova canzone? Heartbreaking Music, per esempio, è un brano che descrive il modo in cui noi usiamo la musica, sia dal punto di vista di chi ascolta che dal punto di vista di chi scrive, è giusta questa interpretazione?

Si, volevo focalizzare l'attenzione non esclusivamente sulla "musica che spezza il cuore" ma sul processo di spezzare ed aprire il proprio cuore per creare musica, dal punto di vista del songwriter. Tutti i pezzi che ho suonato assieme a Derrick con i Lagwagon e i Bad Astronaut erano "heartbreaking music", proprio perchè lui aveva così tanti problemi e li esprimeva in musica. Se la musica viene fatta con il cuore aperto, allora per chi ascolta diventa una musica che fa aprire il cuore. Quando è così, tutto il processo di creare e ascoltare musica ha più senso.


In alcune parti di questo testo si legge quasi l'ombra di qualche rimpianto, come se avessi ancora qualcosa da dire a Derrick.

Si, credo di averglielo detto un milione di volte, di quanto ci tenevo a lui, di quanto bene gli volessi, di quanto lo considerassi una persona ed un musicista eccezionale. Ma quando si perde una persona così importante non puoi sopportare il fatto di non poter più dire quelle cose, di non poter più fare niente. E qui iniziano i rimpianti: Avrei potuto fargli capire ancora di più quanto gli ero vicino? Avrei potuto fare qualcosa per convincerlo a non suicidarsi? Non lo so, ma certe volte non conta quanto duro ci provi: se una persona non vuole salvare se stessa, non c'è nessuno che possa fare niente.

La canzone "The worst" invece era stata originariamente scritta come un pezzo dei Bad Astronaut, giusto? Come mai avete deciso di inserirla nella tracklist di "Resolve"?

Si, infatti l'avevo già registrata con Derrick, per l'ultimo disco dei Bad Astronaut. Tutte le parti di batteria sono complete, ma io ancora non me la sento di finirlo. Voglio che venga fuori il meglio possibile, e sto aspettando il momento in cui sarò veramente pronto, perchè sarà un'esperienza molto forte. Sarà dura riascoltare e ricordare tutto quello che abbiamo fatto durante le registrazioni. Tra l'altro io e Derrick collaboravamo anche nella stesura dei pezzi, difatti una parte di chitarra di questo brano è stata scritta proprio da lui, e anche nel testo mi ero ispirato alla sua vita. Quindi, non appena l'ho fatto sentire a Dave non abbiamo avuto dubbi che fosse un pezzo perfetto per questo disco.

Sopravviveranno i Bad Astronaut alla morte di Derrick?

No. Non per me. Non mi piace dire "mai", perchè nella vita non si sa cosa può succedere, ma i Bad Astronaut sono qualcosa di strettamente legato a me e lui. Era "la nostra creatura", un'idea nata per continuare a suonare insieme. Non riesco ad immaginarli senza Derrick, non avrebbe senso senza di lui. Abbiamo fatto grandi cose assieme, e mi sento molto fortunato ad aver condiviso con lui quei momenti, ma per quanto mi riguarda i Bad Astronaut finiranno dopo quest'ultimo disco.

"Creepy" è un pezzo che parla della sensazione di non avere niente e nessuno al mondo, credi che questa possa essere stata una delle ragioni che hanno portato Derrick a togliersi la vita?

E' la mia impressione della situazione psicologica in cui Derrick si trovava. Non è necessariamente vero che fosse così, è piuttosto come io l'ho sentita. Nessuno può sapere veramente quello che provava, tranne lui stesso. Ma come persona che ha passato molto tempo con lui negli ultimi anni, ho avuto la sensazione che avesse perso le speranza. Mi sembrava che non fosse riuscito a prendere quella confidenza con la vita che tutte le altre persone intorno a lui avevano. Come avrei reagito io nella sua situazione? Come mi sarei comportato se avessi sentito di non avere più nessuno al mondo ? Mi pongo queste domande molto spesso quando penso a lui, e da questo è nato il bisogno di farne un pezzo.

L'unico brano del disco che lascia aperto uno spiraglio alla speranza e alla vita è proprio quello conclusivo, "Days of new". Come è nata la decisione di concludere il disco con questa stupenda song?

E' andata così, avevo già scritto tutti i pezzi, e quando li ho fatti ascoltare a Dave lui mi ha aiutato moltissimo, il suo contributo è stato veramente fantastico. Sai, la mia situazione psicologica era disastrosa, mentre lui ha mantenuto una grande lucidità e mi ha aiutato nelle scelte più importanti. E' stata proprio una sua idea quella di utilizzare "Days of new" come ultimo pezzo, e la trovo una scelta azzeccata. Sai, è un pò come la vita, passi attraverso tutte queste emozioni, questi alti e bassi, ma il vero sentimento a cui sai di poterti sempre appigliare, alla fine, è la speranza. Senti il bisogno di stringerti alle cose più belle, ai momenti che hai vissuto, a tutto quello che hai ricevuto da quella persona. Derrick mi ha fatto conoscere mia moglie, e oggi abbiamo una stupenda bambina. Se non fosse stato per lui, non avrei mai avuto tutto questo. Dovevo scrivere una canzone per ringraziarlo di quello che mi ha dato. Certo, non puoi fare a meno di dire "è stata una tragedia" , ma attraverso il dolore riesci ad accorgerti di quanto sei stato fortunato a conoscere una persona così speciale.

Cosa ricorderai per sempre di Derrick?

I piccoli momenti, tutte le volte che mi ha fatto ridere, era uno dei ragazzi più divertenti che abbia mai conosciuto. Ma ricorderò per sempre anche i momenti più duri, più profondi, sai, molte persone erano letteralmente spaventate da lui. Riusciva a vedere le cose con molta leggerezza, ma anche con estremo dolore, e molte persone non hanno il coraggio di vedere queste cose. A conoscerlo avevi l'impressione di avere a che fare con una persona "avanti", in tutti i sensi.

Le fotografie del booklet di "Resolve" sembrano avere un tema comune, molto legato al concetto di "on the road". Come mai?

Noi abbiamo un amico, si chiama Winni Wintermeyer, viaggia molto ed è un ottimo fotografo, e mentre registravamo il disco pensavamo a quale sarebbe stato il titolo e quale il tema principale, e pensammo che queste foto potessero rappresentare al meglio la varietà di tutte le situazioni attraverso cui si passa durante la vita. E alla fine
è quasi un obbligo giungere ad una risoluzione, una conclusione, appunto, "Resolve".


L'unica foto che un pò si discosta da questo tema è la foto delle mani di un bambino, che è anche l'immagine impressa sul CD. E' concettualmente legato a quello che ci dicevi prima, ovvero alla "speranza" a cui ci appoggiamo alla fine di tutto?

Si, in un certo senso si. Quelle sono le mani di mia figlia, e concludono un pò tutto il filo del discorso tra i pezzi del disco e le foto. La cosa più importante è che ognuno possa trarne delle proprie conclusioni, non volevo che la grafica del disco fosse necessariamente legata ad immagini di Derrick.


lunedì, gennaio 23, 2006

Gli Osbournes : geniali o patetici?!?

Il "reality" sulla vita della famiglia di Ozzy ha destato polemiche tra i fans e i detrattori del metallaro inglese numero uno.
Giorgia, affezionata lettrice di DIFFERENTMUSIC, ci scrive il suo pensiero su quella che da alcuni è stata considerata una trovata geniale, da altri una pacchiana mossa per fare soldi...

Dannato, cattivo, rocchettaro heavy metal che piaceva ai ragazzini e schifava le mamme, il vecchio Ozzy Osbourne si è riciclato splendidamente. Da icona noir a icona di Mtv. Capello lungo, nero (oggi probabilmente tinto) tattoo a iosa in varie parti del corpo, un passato all'insegna della trasgressione (vera o strombazzata) Ozzy, che fino a qualche anno fa prendeva a morsi i pipistrelli durante le sue performance, oggi compare in tv nella veste di buon padre di famiglia.

Una via di mezzo tra reality show e telefilm, "The Osbournes" va in onda il giovedì sera su Mtv. Negli Usa ha già spopolato, incantando il pubblico e raccogliendo premi. Ovunque venga trasmesso fa discutere. Le telecamere, piazzate in ogni angolo della enorme casa in stile hollywoodiano, riprendono normali scene di vita familiare. Il bacio al risveglio tra Ozzy e la moglie Sharon, i figli Kelly e Jack che si picchiano e insultano come in ogni normale rapporto fraterno e una manciata di cani, di diverse razze e dimensioni, che lasciano i loro
bisogni dove capita, in giardino o in cucina, indifferentemente.

I festini sono all'ordine del giorno, ma le regole in casa Osbourne sono comunque ferree, o quasi: coprifuoco a mezzanotte durante la settimana, alle 2.15/2.30 durante i week end, assolutamente niente droghe, possibilmente niente alcol (anche se questo divieto non viene rispettato con rigore), sesso sì, ma solo con il preservativo. Insomma, un incrocio tra i Cunningham di "Happy days" e la famiglia Addams.

Dopo aver detto e fatto di tutto, dopo essere stato accusato da vescovi e religiosi vari di essere la reincarnazione del diavolo, dopo aver scandalizzato e, contemporaneamente, venduto qualche milione di copie dei suoi dischi, Ozzy gioca a fare il genitore modello. Cattivo sul palco e buono nella vita di tutti i giorni, diabolico leader dei Black Sabbath e padre di famiglia amante delle regole e della disciplina. Risultato: uno show reale, ma non troppo, molto patinato, diverso ma con moderazione. Una piscina, una vasca idromassaggio, un bel giardino, una sala biliardo, home theater.

Il modello non è più il buon padre di famiglia che porta a casa la pagnotta con al fianco una moglie casalinga un po' tonta ma tanto buona, ma la rock star che ha fatto i soldi e vive nel lusso, che rutta e mangia con le mani e non riesce a formulare una frase senza infarcirla di parolacce, che ha lo sguardo perso, segnato da una vita fatta di eccessi, ma che pretende dai propri figli che non commettano gli stessi errori. E questa sarebbe trasgressione? Dannato, cattivo, rocchettaro heavy metal che piaceva ai ragazzini e schifava le mamme, il vecchio Ozzy Osbourne si è riciclato splendidamente. Da icona noir a icona di Mtv. Capello lungo, nero (oggi probabilmente tinto), tatuaggi a iosa in varie parti del corpo, un passato all'insegna della trasgressione (vera o strombazzata) Ozzy, che fino a qualche anno fa prendeva a morsi i pipistrelli durante le sue performance, oggi compare in tv nella veste di buon padre di famiglia.

Mio fratello, un sedicenne cresciuto ascoltando i riff di Zakk Wylde e Yommi, mentre Ozzy cantava tra stelle a cinque punte e pipistrelli dela notte, mi ha detto più volte di avere perso definitivamente un idolo della sua adolescenza e, come lui, molti kids d'oltremanica pensano lo stesso...
...ma d'altronde ciò che fa impazzire gli yankee, non sempre ha lo stesso effetto su noi europei...

OZZY, PLEASE COME BACK!

Giorgia "bless" Camini

mercoledì, gennaio 18, 2006

RECENSIONE DELLA SETTIMANA


Un tuffo nell'elettronica per la recensione di questa settimana. Claudio, tecnico luci MOBSOUND, ci porta alla scoperta del nuovo lavoro dei fratellini elettronici piu' famosi del mondo...

TITOLO : Push the button
AUTORE : Chemical Brothers
ANNO : 2005
PROVENIENZA : England
GENERE : Elettronica


Eccoli qua, di nuovo in pista.
Passati ormai da qualche anno i pruriti adolescenziali, Ed Simons e Tom Rowlands oggi sono una delle espressioni più significative di ciò che rimane della prima scena techno-house e del periodo dei rave party, l'ultima trasgressione musicale ad alto contenuto acido e alcolico della storia musicale.
"Push The Button", però, non aggiunge nulla alla biografia dei due alchimisti, anzi rimane molto lontano dai loro lavori migliori, parecchio al di sotto di "Exit Planet Dust", che insieme a "Leftism" dei Leftfield è considerabile una delle pietre miliari del genere. E' anche svanito il fattore sorpresa e, come in ogni copione musicale che si rispetti, la tendenza alla monotonia è in agguato.

I Chemical e i Leftfield, insieme a Prodigy e pochi altri sono tra i pochi gruppi della club culture che piacciano o perlomeno destino interesse fra i non fruitori abituali del genere: chi non frequenta abitualmente le discoteche iper-trendy probabilmente ascolterà volentieri "The Fat Of The Land" o qualcosa degli Underworld, forse anche perché intimamente legati al fenomeno "Trainspotting".
Ma per mantenere vivo il link occorre trovare associazioni sempre nuove con nomi e sonorità provenienti da ambiti diversi dal proprio. I Chemical riescono nell'impresa, ad esempio in "Galvanize", che costituisce la prima traccia e il primo singolo dell'album: Simons e Rowlands si confermano insuperabili spugne in grado di assorbire i principali fenomeni musicali "modaioli" del pianeta, accoppiando il gettonatissimo hip-hop con i sapori etnici di un sample da odalisca, e in tempi in cui si sognano viaggi verso i confini del mondo, ognuno di noi ritrova un pezzo di se stesso e dei propri percorsi in costruzioni del genere; il rapping è prestato da Q-Tip dei Tribe Called Quest. Momenti hip-hop ritornano più avanti anche in "Left Right", dove già dal titolo possiamo prevedere come anche i "fratellini chimici" abbiano intenzioni seriose e intendano dire la loro anche in campo politico.

Eppure, scorrendo le tracce di "Push The Button" si ha la costante sensazione di deja vu e la certezza che fra cinque anni nessuno vi consiglierà questo fra i migliori dischi dei Chemical ("Dig Your Own Hole" rimarrà comunque una vetta irraggiungibile). Altro handicap è che sovente manca la fluidità: molte canzoni vengono esasperatamente prolungate il più possibile, come se superare i cinque minuti debba essere un must; ma allora il remix (di cui il duo è campione riconosciuto) a cosa serve?

Non c'è stavolta Noel Gallagher, ma incontriamo i Mercury Rev (anche loro nei negozi in questi giorni col loro nuovo lavoro) in "Close Your Eyes" (che, in tutta sincerità, sfiora il tedio) e Tim Burgees dei Charlatans in "The Boxer" (nessun riferimento a Simon & Garfunkel, ma perché non si usa un po' più di fantasia nello studio dei titoli?) e l'unione fra le due forze produce un risultato meno interessante dei due addendi presi singolarmente.
Tanti punti di domanda, ma anche qualche raro momento piacevole, come l'ulteriore e convincente momento simil-etnico di "Hold Tight London", con belle percussioni tribal-house e l'intervento vocale di Anna Lynne Williams dei Trespassers William.
In "Believe" molti scopriranno la voce di una delle più grandi promesse del rock di quest'anno, Kele Okereke dei Bloc Party, la band inglese scoperta e protetta dai Franz Ferdinand che in molti già indicano come miglior esordio del 2005.
Altra impennata, ma siamo quasi a fine disco, in "Marvo Ging", col simpatico sample di una slide guitar; ma purtroppo anche qui l'idea viene stiracchiata un po' troppo per le lunghe, prendendosi nello sviluppo della traccia.
"Surface To Air" infine è la loro tipica cavalcata electro con beat sostenuti alternati a pause atmosferiche, e tutto l'insegnamento trasmesso dai New Order, band che ha raccolto sì le ceneri dei Joy Division, ma ha saputo anche iniziare un nuovo corso per la musica elettronica, senza il quale forse i Chemical non sarebbero mai esistiti o comunque non sarebbero stati la stessa cosa.

"Push The Button" è un disco che va sparato al massimo, un disco pensato per il dancefloor, e in quest'ottica va ascoltato, digerito e giudicato. Ritmi techno-trance, elettronica, un pizzico di atmosfere psichedeliche, molte guest star, breakbeat: se avete voglia di alzare i volumi al prossimo party, "Push The Button". Non vi sbatteranno la porta in faccia come accaduto a George Clooney in un celebre spot televisivo, ma terminata la festa vi resterà ben poco.

domenica, gennaio 15, 2006

BB KING the only one...


Riley B. King alias B. B. King (nato il 16 settembre 1925 a Itta Bena, Mississippi USA, è probabilmente IL chitarrista blues.
Con la sua "Lucille", una chitarra Gibson 335, è diventato un'icona stessa del genere musicale già a partire dagli anni cinquanta.

Nell'inverno del 1949, King stava suonando in una sala da ballo nell'Arkansas. Per riscaldare il locale era stato acceso un barile contenente del kerosene, una pratica non troppo insolita. Due uomini incominciarono a litigare, facendo cadere il barile contenente il kerosene infuocato sul pavimento. Questo scatenò un'evacuazione. Una volta fuori, King si rese conto di aver lasciato la sua chitarra, una Gibson acustica, nell'edificio in fiamme e rientrò per recuperarla. Il giorno dopo, King scoprì che i due uomini avevano combattuto per una donna chiamata Lucille e decise di chiamare Lucille la sua prima chitarra, così come tutte le chitarre che ha posseduto da quell'esperienza quasi fatale, «per ricordami di non fare mai più una cosa del genere».

King passò molta della sua infanzia vivendo con la madre e la donna e lavorando come mezzadro. King ha detto che veniva pagato 35 centesimi per ogni 100 libbre (45 kg) di cotone che raccoglieva, prima di scoprire il suo talento. Da giovane, King si appassionò per cantanti neri come T-Bone Walker e Lonnie Johnson e artisti jazz come Charlie Christian e Django Reinhardt. Presto King incominciò a esercitarsi cantando musica gospel in chiesa.

Nel 1943 King si trasferì a Indianola, Mississippi e tre anni dopo a Memphis, Tennessee, dove affinò la sua tecnica di chitarrista con l'aiuto del cugino, il chitarrista country blues Bukka White.

Alla fine, King incominciò a trasmettere la sua musica dal vivo sulla radio di Memphis WDIA, una stazione che aveva da poco cambiato la propria programmazione per trasmettere soltanto musica nera, cosa estremamente rara all'epoca. Alla radio King incominciò ad usare il nome The Pepticon Boy, che più tardi divenne The Beale Street Blues Boy. Il nome fu poi abbreviato a Blues Boy e, infine, a B.B.

Nel 1949 King cominciò a registrare canzoni per la RPM Records di Los Angeles. Gran parte delle sue prime registrazioni furono prodotte da Sam Phillips che poi avrebbe fondata la leggendaria Sun Records.

Negli anni cinquanta King divenne uno degli esponenti principali del panorama R&B collezzionando una lunga lista di hits tra i quali "You Know I Love You", "Woke Up This Morning", "Please Love Me", "When My Heart Beats like a Hammer", "Whole Lotta' Love", "You Upset Me Baby", "Every Day I Have the Blues", "Sneakin' Around", "Ten Long Years", "Bad Luck", "Sweet Little Angel", "On My Word of Honor", e "Please Accept My Love". Nel 1962 King firmò per la ABC-Paramount Records.

Nel novembre del 1964 King registrò al Regal Theater di ChicagoLive at the Regal che sarebbe ben presto entrato nella leggenda. l'album

Il primo successo di King al di fuori del mercato blues fu una riedizione di "The Thrill Is Gone" di Roy Hawkins che nel 1969anni settanta con canzoni quali "To Know You Is to Love You" e "I Like to Live the Love". Dal 1951 al 1985 King è apparso sulle classifiche R&B di Billboard ben 74 volte. scalo le classifiche sia pop che R&B, evento molto raro ancora oggi. L'elenco dei successi di King continuò per tutti gli

Nei decenni successivi King ha registrato sempre meno senza perdere in popolarità grazie alla partecipazione a show televisivi, film e tenendo annualmente circa 300 serate. Nel 1988 ha conquistato una nuova generazione di fan grazie al singolo "When Love Comes To Town", suonata insieme agli U2. Nel 2000 ha invece registrato Riding With the King in coppia con Eric Clapton.

Nel 2004 King è stato insignito di una laurea ad honorem presso University of Mississippi.

King ha inoltre donato la sua grande collezione blues alla Ole Miss Center for Southern Studies.

venerdì, gennaio 13, 2006

VOCI DI CORRIDOIO


Dalle notizie apparse in questi giorni su alcuni siti internet, sembra che i Cockney Rejects (storia oi! band dell'est di Londra) suoneranno in Italia.
Il locale prescelto pare essere il Sonar di Gracciano in provincia di Siena, la data quella di sabato 4 Marzo!
Come detto non è ancora ufficiale, ma sembra che la conferma definitiva della data debba avvenire tra pochi giorni...

giovedì, gennaio 12, 2006

Tom Richmond disign


L'aggiornamento di oggi è dedicato alle immagini.
Tom Richmond, famoso disognatore di fama mondiale ha creato le caricature di alcuni tra i personaggi più in vista dell scena musicale.
Iniziamo la sua carrellata di star con alcuni grandi nomi dell'hiphop : Coolio, Snoop Dog, Busta R. e il grande Notorious BIG...










mercoledì, gennaio 11, 2006

RATS lasagne e rock n' roll


Torniamo a parlare di rock italiano, scavando nella storia della musica nostrana. Ci fermiamo in Emilia, a Modena per l'esattezza, dove tre rockettari d.o.c. arrivarono ad un passo dalla vera notorietà...

Tra i pregi di questo originale gruppo rock italiano non manca sicuramente Ia longevità. Infatti il gruppo nasce nel 1979 e di quella formazione resiste il cantante/chitarrista Wilko Zanni. Un suono dark, misterioso ed esotico caratterizza i primi lavori, che attirano interesse anche alI' estero, dove spesso il gruppo si è recato per interessanti show. I titoli del "primo" periodo Rats sono "C'EST DISCO, (1981), "L'ULTIMO GUERRIERO" (1986) e "RATS" (1988). Nel corso di quegli anni Ia formazione subisce delle trasformazioni, sino ad arrivare aII' attuale con, oltre al già citato Wilko, Romi Ferretti al basso e Lor Lunati alla batteria. Sempre nel corso degli anni 80, i Rats attraversano situazioni come "Rock targato Italia", "Biennale" di Barcellona, "San Remo Rock" e numerosi concerti in Italia e in Europa, da Mosca a Leningrado, da Bruxelles a Berlino.
Col 1989 si può a tutti gli effetti far iniziare il "secondo" periodo Rats. Dal tour-spalla con Jeff Beck, si passa alI'album "VIVO", con Ia nuova e consolidata formazione, ad una versione di "4 marzo 1943" di Dalla per l'antologia "CANZONE ITALIANA" della CGD, major che metterà sotto contratto il gruppo fino all'epoca con Ia HIARA. Sarà un album "guitar-oriented" a presentare i Rats al grande pubblico nel 1992, con canzoni trascinanti, mai banali, che esprimono stati d'animo e piccole storie quotidiane. Tra i brani di "INDIANI PADANI", questo il titolo, spicca "Fuoritempo", una canzone dell'amico Ligabue cantata dallo stesso autore con Wilko. L'ammirazione del Liga per il gruppo lo porterà a firmare, come produttore artistico, altri due pezzi: "Noi Si vivremo" e "Autogrill". II brano comunque che trascinerà tutto il lavoro sarà"Chiara", che grazie ai passaggi radiofonici porta le vendite del disco oltre le 40.000 copie, gettando il gruppo nello stato d'animo migliore per il proseguo. Ad un anno di distanza, nel 1993, con Ia band decisamente più matura e migliorata vede Ia luce "BELLI E DANNATI". 14 canzoni incazzate e dirette, con un suono decisamente più chitarristico e crudo dell'album precedente, che affrontano ancora temi quotidiani, con alcune esplorazioni nel sociale. I pezzi di maggiore spicco saranno "Dammi Ia mano", "Padre Nostro", "Guerra", "Non c'hai ragione". Anche se Ia critica non ha accolto favorevolmente il lavoro, il tempo ha poi reso il giusto merito a questo onesto album di rock italiano. Dopo i tour di rito esce nell'autunno del 1995 "LA VERTIGINE DEL MONDO". Si tratta di un album grande, immediato. La scelta artistica di registrarlo in presa diretta all' interno di un teatro, secondo una tradizione che va via via sempre più affermandosi, spinge l'inossidabile trio ad avvalersi per l'occasione di due musicisti presenti da qualche tempo anche in tour. Alla chitarra Glaccio Tavoni (dal 1993) e alle tastiere; Al Lunati (saltuariamente presente dal 1992). 12 i brani presenti, sostenuti da un lessico diretto per temi con cui ci confrontiamo tutti i giorni. "Genevieve", " Metti le mani su me", "Io non ci sto", "Ti credevo" e "Non cambierò" i pezzi di maggior presa che con Ia datata "Camminando su una nube" e le precedenti produzioni, conferiscono al gruppo un background di notevole spessore e interesse. Le esperienze ed i travagli passati fanno sempre più di questo gruppo una guitar-road band, col più classico spirito rock ribelle e dannato come Ia tradizione vuole. Forse una vecchia canzone dei "Corvi", spesso "coverata" dai Rats: "RAGAZZO Dl STRADA" rappresenta Ia vera anima di questa band, che o si ama o si odia.

lunedì, gennaio 09, 2006

i martiri del rock n' roll : JOHN LENNON


John Winston Lennon, o più semplicemente John Lennon, nasce a Liverpool il 9 ottobre del 1940; quando, ancora piccolo, i suoi genitori si separano, lui resta con la madre Julia Stanley, la quale, trovandosi in difficoltà, affida la sua educazione alla sorella, la famosa zia Mimì nella cui casa si sarebbero poi incisi i primi successi dei Beatles: si tratta di un'educazione severa, ma alla base di tutto si crea un forte legame fra i due. E tutto sommato John necessita di una mano forte che lo controlli: trascorre molto tempo al cinema, prende l'autobus senza biglietto e sviluppa uno spirito libero e una passione per la chitarra derivate soprattutto dalla madre Julia, mentre la zia Mimì lo ammonisce, a torto, dicendogli che «con quella non ti guadagnerai mai da vivere!» e insistendo invece, visto il talento per il disegno del ragazzo, affinché si iscriva al Livepool Art College. Il primo gruppo fondato da Lennon sono i Quarry Men: dopo una loro esibizione a Woolton Paul McCartney, che li aveva ascoltati, si avvicina John, dando il via a un'amicizia e una collaborazione che saranno fondamentali per la storia stessa della musica. Nel luglio del '58 la madre viene investita da un'auto mentre passeggia con il figlio e muore, lasciandolo solo con zia Mimì: al termine di quello stesso anno si innamora di Cynthia Powell, anch'essa allieva del Liverpool Art College. Il gruppo nel frattempo continua ad affermarsi, vi si aggiunge anche George Harrison e l'anno seguente cambia nome in Silver Beatles, diventando il gruppo fisso del locale della madre del nuovo batterista, Pete Best. Nel 1960 vanno a suonare al Reeperbahn di Amburgo, esibendosi anche per otto ore al giorno: è proprio in quest'occasione che John inizia ad assumere qualche pillola di anfetamine. Due anni più tardi, il 23 agosto del 1962, si sposa con Cynthia e l'8 aprile dell'anno seguente nasce il figlio John Charles Julian Lennon. Sono questi gli anni in cui John pasa alle droghe pesanti. Nel novembre del '66 conosce Yoko Ono e questo segna un punto di svolta per la sua vita: divorzia da Cynthia e sposa Yoko il 23 marzo del 1969, iniziando da quel momento un 'bed-in' all'Hotel Hilton di Amsterdam, stravagante protesta in favore della pace nel mondo che li porta a trascorrere un'intera settimana a letto facendosi fotografare dai giornalisti. Tra le altre proteste famose della coppia, si ricordano anche il pacchettino contenente semi di pace inviato ai principali politici del mondo e, per dimostrare la sua disapprovazione verso il coinvolgimento dell'Inghilterra nel massacro del Biafra, la restituzione alla regina Elisabetta II del titolo di Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico che gli era stato conferito nel '65. L'avventura dei Beatles termina nell'aprile del '70: il contrasto con l'amico Paul McCartney è oramai incolmabile e i due lo testimoniano apertamente. Tre anni dopo John e Yoko si trasferiscono a New York, in un appartamento che dà proprio su Central Park, anche se nello stesso anno i due si separano per qualche mese durante il quale John ha una relazione con la segretaria di Yoko; i due si riincontrano al concerto di Elton John e da qui in poi non si separano più. Qui in America la sua presenza a livello politico è vista con un po' di diffidenza tanto che si dice che la Cia lo tenga sotto controllo; d'altronde sia il suo secondo disco da solista, il fortunatissimo 'Imagine', che diviene subito un inno alla pace, sia soprattutto l'album 'Sometime in New York City' hanno un filo conduttore prettamente politico. Il 9 ottobre 1975, il giorno del suo trentacinquesimo compleanno, nasce Sean Taro Ono Lennon, che come pure l'altro figlio seguirà la carriera paterna. Da questo momento in poi John si dedica completamente alla famiglia incidendo solamente un disco, 'Double fantasy', che è imperniato sulla sua relazione con Yoko. Un mese dopo la pubblicazione dell'album, la notte dell'8 dicembre 1980 viene assalito da Mark David Chapman, un giovane fanatico che spara ben cinque colpi di pistola contro Lennon mentre si trovava vicino a casa; soccorso da una volante della polizia, muore prima di raggiungere l'ospedale. Tante le iniziative in sua memoria: nel 2002 la sua città natale gli intitola l'aeroporto e viene adottato come motto dalla stessa struttura di Liverpool la frase 'Above us only sky' (sopra di noi solo il cielo) tratta proprio da 'Imagine'.

giovedì, gennaio 05, 2006

Pensieri sul BLASCO

A grande richiesta pubblichiamo il mio pensiero sulla carriera di vasco, girato qualche mese fa via e-mail e frutto di lunghe discussioni tra i nostri esperti...

Ricordati, che chi non lo apprezza o dice che non vale molto, conoscerà si è no 15-20 delle 150 canzoni che ha scritto e quindi perchè perdere tempo a spiegargli che nessuno ha mai scritto pezzi su una donna come "e poi mi parli di una vita insieme" non per dire che l'ama, non perchè l'ha lasciato, ma perchè questa poveretta subisce gli eventi di una vita piatta… "per vederti lottare contro chi ti vuole così innocente e banale donna, donna sempre uguale donna per non capire donna... donna per uscire... donna da sposare!", nessuno ha mai affrontato temi sociali o di mondanità con l'ironia di "ambarabacciccicoccò" o "il tempo tanto crea eroi", con effetto e semplicità. Chi lo critica conosce rewind, ti prendo e ti porta via, ma non sa nemmeno di chi sia un pezzo come "io non so più cosa fare".

Prima di dire quello che penso della questione vasco, vorrei ricordare la storia del

filo conduttore che ha caratterizzato i quasi 30 anni di carriera di vasco, cosa che non tutti conoscono ma che vale la pena di sapere : chi non lo apprezza, se gli chiedi di citarti 10 canzoni più belle di Vasco, inizierà con Vita Spericolata, una canzone per te, proseguirà con vivere, gli spari sopra e via di questo passo, elencandoti canzoni meravigliose, ma che non avrebbero senso se non derivassero da perle come brava o cosa ti fai o che ironia.

La storia della sua infatti musica ha sempre avuto un filo conduttore. Si è sviluppata in 25 anni, seguendo sempre una coerenza di significato, di concetti, di musica, che NESSUN ALTRO ARTISTA in Italia è mai riuscito a imitare.

Sally, sorella maggiore è uno di questi esempi. di “jenny è pazza”… l’una (jenny) che “ho visto piangere di gioia e ridere che più di lei la vita credo mai nessuno amò” rappresenta vasco da giovane, criticato, bistrattato e additato da tutti come un drogato che scriveva canzonette e che non sarebbe mai arrivato da nessuna parte… 25 anni dopo l’altra (sally) “cammina per la strada sicura senza pensare a niente”… credo di non dover aggiungere commenti.

Ma questo esempio non è l’unico. Quanta gente conosce “una canzone per te”? Tutti? Ma quanti sanno dello sviluppo del pensiero sulla stessa donna che appaiono in “una nuova canzone per lei”. Delusa è “la strega” 20 anni dopo,guarda dove vai riprende la via persa in sono ancora in coma… e via di questo passo.

Certo, non è questo il motivo per cui i pezzi di vasco sono belli.

La bellezza è data dalla poesia… beh è quella che cambia tutto. Vivere una Favola, Ridere di Te, Cosa c’è, Benvenuto, Io no, Quanti anni hai, Dillo alla luna, sono pezzi oggettivamente troppo belli e oggettivamente troppo emozionanti… facili emozioni?! La frase facili emozioni non vuol dire niente.

Ci sono cose che emozionano, ci sono cose che non emozionano. E riuscire ad emozionare è tutt’altro che facile. Non bastano due begli accordi o qualche frase d’amore. Tiziano Ferro non emoziona, Eros Ramazzotti non emoziona, Ligabue non emoziona. VASCO SI!

Eppure sono 30 anni che è sulla scena. Mio padre ascolata vasco, io ascolto vasco, i nuovi ragazzini ascoltano vasco… ci sarà un motivo no?!

E poi la magia più grande è che anche il pezzo che passano alla radio, quello che dovrebbe essere il più commerciale, orecchiabile e molto spesso il più brutto dell’album, è cmque di alto livello…

Non credo che esistano persone che rimangano insensibili a Sally, Senza parole, Siamo soli… chi lo dice mente.

E poi:

Si è venduto ? Mai!

E’ stato incoerente ? Mai!

Ha deluso ? Mai!

Non ha mai cantato banalità tipo “fotti il modo, fotti gli sbirri” o cagate simili, ma è stato molto più ribelle di tanti altri. Eh già, proprio facile andare a San Remo a cantare Vita spericolata o uscire nell’italia dei perbenisti con “GENERAZIONE DI SCONVOLTI CHE NON HA PIU’ SANTI NE’ EROI!”

“I suoi concerti costano tanto”. E allora?! Quelli degli altri costano poco?!

“Dove c’è lo sponsor c’è Vasco”… scusate ma è il contrario… è dove c’è Vasco che gli sponsor si accalcano per avere l’esclusiva.

“Ci sono cantautori che sono stati migliori”… ha ha ha! Bella questa! Solo De andrè è stato un grande quanto Vasco, anche se in modo totalmente diverso.

Ora vado perché ho tirato troppo in lungo e ho sicuramente tralasciato delle parti importanti.

Forse sono stato un po’ disordinato nell’esprimere i concetti, ma credo che in fondo chi apprezza vasco abbia capito quello che volevo dire, mentre chi non lo fa è semplicemente “come quel tale… quel tale che scrive sul giornale…”

Ale "moneta"