lunedì, marzo 31, 2008
venerdì, marzo 28, 2008
FINE SETTIMANA...
APPUNTAMENTO CLASSICO DEL VENERDI', CON LE SEGNALAZIONI DEI CONCERTINI, CONCERTONI, CONCERTUZZI INTERESSANTI.
Inutile ricordare che, la giornata di oggi ha segnato il grande ritorno discografico di Vasco e Cavalera, così diversi tra loro, ma così dannatamente eccezionali...
A breve le recensioni ovviamente, intanto spazio alle segnalazioni: stasera CRASH BOX + PLASTINATION al cox18 per gli amanti di punk e hc e Bury My Sins, Ba’al, The Infarto Scheisse, Montecarlo Fisting allo SGA di Arese.
Sempre stasera, ma all'Alcatraz sono di scena gli EDITORS, punta di diamante della new wave britannica, che tornano nel nostro paese dopo i due eccezionali sold out di novembre a Roma e a Bologna. Al live di Trezzo, per gli amanti del reggae, I-TAL SOUND & LIVECLUB presentano, da Kingston, Jamaica la leggenda del reggae roots and culture, MAX ROMEO in concerto.
Domani sera i sempreverdi PERSIANA JONES al rollin stone in quellom che (pare) sia il loro ultimo tour. A Magenta suonano i LINEA.
Questo è quanto.
Ci si sente lunedì... HAVE A NICE WEEKY!
mercoledì, marzo 26, 2008
DISCHI CHE HANNO FATTO LA STORIA
RITORNIAMO A PARLARE DI STORIA, CON UN DISCO FONDAMEN- TALE DI UN ARTISTA CHE, NELLA STORIA DEL ROCK, SI POSIZIONA AI VERTICI...
Durante il periodo artisticamente improduttivo coinciso con il servizio militare del Re del Rock, i suoi manager smossero mari e monti per fare in modo che Elvis rimanesse sempre presente nella mente e nel cuore dei suoi numerosi fan, sia facendo uscire un disco che fece furore (A Date With Elvis, RCA LPM-2011), sia lasciando trapelare qualche anticipazione dei futuri appuntamenti che attendevano il loro idolo. Alla fine il grande colpo venne messo a segno con Elvis is Back, il disco che tutti aspettavano con impazienza e che la radio e la televisione americane trasformarono in un gigantesco evento mediatico. Con l’inchiostro del suo congedo ancora fresco, nel marzo del 1960 Elvis entrò nello studio di registrazione per incidere una serie di brani come Are You Lonesome Tonight e It’s Now Or Never che sarebbero diventati ben presto successi a livello planetario. Pubblicate su dischi singoli, queste tenere ballate suscitarono una grande sensazione, mentre gli LP contenenti brani come Dirty, Dirty Feeling, Like A Baby e The Thrill of Your Love non fecero altro che ribadire il sempre maggiore talento di Elvis come cantante rock, blues e gospel. Il fatto che la sua voce non avesse perso – come taluni temevano – nemmeno un grammo della sua carica erotica è ampiamente dimostrato da Fever Alone, dove Elvis è accompagnato solamente dal basso e dalla batteria. Grazie alla sua incredibile varietà stilistica, Elvis Is Back è senza dubbio uno degli album più riusciti del Re del Rock, rimanendo ineguagliato sino al suo grande ritorno del 1968 (From Elvis In Memphis, RCA LSP-4155).
Registrazione effettuata nel marzo del 1960 presso gli RCA Studios di Hollywood e nell’aprile del 1960 a Nashville.
martedì, marzo 25, 2008
L'ATTESA E' (quasi) FINITA...
SETTIMANA DI NOVITA' QUELLA INIZIATA CON LA PASQUETTA : VENERDI' INFATTI USCIRANNO DUE ALBUM PIUTTOSTO ATTESI : IL NUOVO LAVORO DI VASCO E LA NOVITA' PESANTE DEL 2008, I CAVALERA CONSPIRACY...
Il nuovo project di MAX e IGOR Cavalera, vede la partecipazione di alcuni nomi di spicco della scena "cattiva", come il chitarrista Marc Rizzo (Soulfly e Ill Nino) e Joe Duplantier dei Gojira al basso. Rex Brown (Pantera, Down) suona il basso su una canzone. Un altro brano nasce dalla collaborazione tra Max, Joe e Richie Cavalera (Incite) alla voce.
Questa attesissima reunion tra i fratelli Cavalera era ciò che i fan di tutto il mondo attendevano impazienti fin dall'ultimo concerto dei Sepultura nel dicembre 1996. Provenienti da Belo Horizonte, nel Brasile centrale, i Sepultura sono diventati una delle band death/thrash metal più amate di tutti i tempi, con due dischi d'oro come "Chaos A.D." (1994) e "Roots" (1996) sulle spalle.
"Quando io e Igor ci siamo incontrati al decimo appuntamento annuale del D-Low Memorial Show e abbiamo preso gli strumenti in mano, è stato come se non ci fossimo mai separati. Il metal scorreva nelle nostre vene", afferma Max. "E lo stesso è stato in studio".
Le registrazioni si sono tenute lo scorso luglio agli Undercity Studios di Los Angeles con Logan Mader (ex chitarrista dei Machine Head). Attualmente è in fase il mixaggio nel medesimo studio. L'album (ancora senza titolo) vedrà la luce a Febbraio 2008. Tra le 11 canzoni saranno presenti "Inflikted", "Bloodbrawl", "Holy Poison", "The Doom Of All Fires", "Ultra-Violent" e "My Sanctuary". E' stata inoltre registrata come b-side la cover del classico dei Possessed "The Exorcist".
giovedì, marzo 20, 2008
LED ZEPPELIN + VELVET REVOLVER...
RIVELAZIONE FRESCA FRESCA DA ROCKSOUND, CHE HA PUBBLICATO LA NOTIZIA SIA SUL SITO CHE SULLA VERSIONE CARTACEA... CERTO CHE NON SAREBBE UN'ACCOPPIATA DA POCO!
Page e Plant ancora non lo sanno, ma quando i Led Zeppelin torneranno in tour a settembre saranno i Velvet Revolver ad aprire i loro concerti.
Ha deciso tutto Duff McKagan che così coronerebbe il suo sogno; secondo lui il segnale lampante di questa possibilità deriva dal fatto che Page ha presenziato a due concerti dei VV: “Una volta gli sono corso incontro durante una cerimonia” ha spiegato McKagan al giornale irlandese Hot Press del suo incontro con Jimmy Page “Non solo sapeva chi fossi, ma mi ha detto di esser stato a un paio di nostri concerti.
Adesso immagino ci saranno molti altri gruppi che vorranno soffiarci il posto.
Ho visto i Led Zeppelin a Seattle nel 1977 e non avrei mai pensato che un giorno avrei passato una serata con il chitarrista”.
I Velvet Revolver però sono arrivati secondi nella gara dell’auto-invito, infatti già lo scorso novembre Ian Astbury dei Cult aveva prenotato un posto nel tour bus dei Led Zeppelin (vedi news su Starpulse).
Al di là dei desideri di alcune rockstar sembra oramai confermato il ritorno su larga scala di Page, Plant, Jones e Bonham jr; il tour mondiale potrebbe iniziare il prossimo autunno una volta conclusa la promozione di "Raising Sand", il disco realizzato da Robert Plant con Alison Krauss.
mercoledì, marzo 19, 2008
RECENSIONE DELLA SETTIMANA
TITOLO : Down With The Madness
ARTISTA : Concrete Block
GENERE : HC
ANNO : 2007
PROVENIENZA : Torino (ITA)
Che i musicisti coinvolti non siano dei novellini lo si comprende immediata- mente, grazie ad un songwriting vario e rifinito, che non lascia spazio a sbavature e gioca la sua carta migliore proprio nella continua ricerca del dettaglio atto a impreziosire e arricchire la trama musicale dei brani. A differenza di molti concorrenti, i Concrete Block non si limitano a dare una ribassata ai toni o a inserire qualche riff slayeriano all’interno del proprio sound, bensì creano una vera e propria lega, senza che si possano riconoscere i singoli elementi e delineare dei confini. In questo modo, l’ascoltatore ritrova fianco a fianco stacchi mosh e assoli thrash, si imbatte in intro che sembrano preludere ad assalti in perfetto stile Bay Area, ma che si risolvono inaspettatamente in anthemici brani da singalong a indice teso, il tutto senza che si avverta una reale sensazione di schizofrenia o si perda l’omogeneità all’interno delle tracce. Certo, questo disco non riuscirà a far breccia in chi vede di cattivo occhio ogni possibile interazione tra hardcore e metal, ma si impone comunque come un lavoro valido e di sicura presa su tutti coloro che di queste contaminazioni amano cibarsi. Tanto per la cronaca, vale forse la pena precisare che non si sta parlando dell’ormai abusato metal-core, quanto di quel particolare crossover che vede in formazioni come Leeway, Sheer Terror, Merauder e compagnia blasonata i propri numi tutelari.
Michele Giorgi
martedì, marzo 18, 2008
IRON MAIDEN : conto alla rovescia per il gods, film e best of...
RIECCOMI QUI DOPO LA PARENTESI LONDINESE E, VISTO CHE SONO ANDATO IN VACANZA OLTREMANICA, RIPRENDIAMO I POST OCCUPANDOCI DI UNA DELLE BAND INGLESI PIU' IMPORTANTI DEL PANORAMA MONDIALE CHE, NEI PROSSIMI MESI DEL 2008, CI DELIZIERA' CON OGNI TIPO DI NOVITA'... LADIES & GENTLEMEN... IRON MAIDEN!
Nell’attesa di vedere IRON MAIDEN sul palco del GODS OF METAL 2008, che ad oggi arriva a 35.000 biglietti in prevendita, nella giornata del 27 giugno all’Arena Parco Nord di Bologna riceviamo dalla EMI questa notizia e pubblichiamo:
Gli Iron Maiden hanno dominato il mondo dell’heavy metal per quasi trent’anni, e sono ancora senza dubbio uno dei gruppi più contemporanei ed entusiasmanti del 21° secolo. E nel loro spirito dissacrante di sconvolgere le convenzioni – dal volare con il loro aereo intorno al mondo per il tour dei record, al vendere oltre 70 milioni di dischi in tutto il mondo senza il supporto di radio o tv commerciali – oggi gli Iron Maiden annunciano un nuovo modo rivoluzionario di far arrivare la loro musica ai fan.
Sull’onda del successo travolgente dell’attuale ‘Somewhere Back In Time World Tour ‘08’, e del recente DVD N.1 di vendite, ‘Live After Death’, la EMI è fiera di pubblicare un album molto speciale il prossimo 12 maggio (9 maggio in Italia), per segnare la prima decade della straordinaria carriera del gruppo. L’album celebra l’essenza dell’attuale tour includendo le tracce più rappresentative tratte dai primi sette album di studio e un album live, registrati tra il 1980 e il 1989. Ed è giustamente intitolato ‘SOMEWHERE BACK IN TIME’ (scaletta completa in fondo al comunicato).
In un tentativo senza precedenti di permettere ai fan più giovani di ascoltare, capire e apprezzare la qualità di queste registrazioni, la EMI lancia l’esclusivo SOMEWHERE BEST IN SOUND con cui i curiosi/avventurosi potranno scaricare l’intero album gratuitamente dal sito www.ironmaiden.com come file audio ad alta qualità (WMA), che di solito è di una potenza di 320 kbps. I fan potranno quindi ascoltare interamente l’album come e quando vorranno, per ben tre volte prima che il file scada. L’ascoltatore avrà la possibilità di comprare l’album scaricandolo come un normale DRM-free (così potrà poi copiare l’album o farne quel che vuole).
Il Manager Rod Smallwood spiega l’idea dietro a questa mossa innovativa:
"I Maiden hanno un immenso catalogo ritenuto di gran valore dai fan e dai media. Tuttavia ci rendiamo conto che i fan, che continuano ad aumentare, sono molto giovani e non si può pretendere che conoscano i primi album. Ed è per questo che abbiamo messo insieme questa raccolta, per loro. Molti dei nostri fan non erano neanche nati quando gli album originali uscirono, eppure sorprendentemente sembra che conoscano tutte le parole quando cantano con il gruppo ai concerti! Ci rendiamo anche conto che il concetto di ‘album’ sia ormai fuori moda, con artisti pop generati dalla tv, che hanno un paio di ‘hit’ pubblicate insieme a canzoni ‘riempitive’, per album altrettanto riempitivi che diventano presto datati. Quindi questa è sia un’introduzione alla storia discografica del gruppo, che una possibilità per i fan più giovani di provare un intero album dei Maiden e rendersi conto che questa è la roba vera! Volevamo dare ai ragazzi di oggi una giusta occasione di ascoltare la musica come l’abbiamo ascoltata noi per la prima volta ai nostri tempi, quando la andavamo ad ascoltare nei negozi di dischi – massima qualità del suono, quando volevi e dove volevi, in modo da poter assorbire la musica e le parole che rendono gli Iron Maiden il fenomeno che sono. Quale modo migliore se non usare i mezzi moderni e un download di alta qualità! Purtroppo il WMA (Windows Media Audio) non è compatibile con Mac o iPod, ma crediamo che i nostri giovani fan siano utilizzatori provetti delle moderne tecnologie e noi gli forniremo semplici istruzioni dal nostro sito per chiunque ne abbia bisogno.“
La scaletta completa dell’album ‘Somewhere Back In Time’ è:
Churchill Speech (0.49)
Aces High (4.36)
2 Minutes To Midnight (6.00)
The Trooper (4.11)
Wasted Years (5.06)
Children Of The Damned (4.35)
The Number of The Beast (4.53)
Run To The Hills (3.53)
Phantom Of The Opera – Live (7.21)
The Evil That Men Do (4.34)
Wrathchild – Live (3.07)
Can I Play With Madness (3.31)
Powerslave (6.47)
Hallowed Be Thy Name (7.12)
Iron Maiden – Live (4.50)
La scorsa settimana gli Iron Maiden sono stati protagonisti di due importanti programmi televisivi brasiliani: Fantastico, il programma più visto, con oltre 35 milioni di spettatori, e il notiziario Journal Do Globo, con 10 milioni di spettatori. Anche il programma Globo Sports ha trasmesso uno speciale sugli Iron Maiden e MTV Brazil ha trasmesso due speciali sul gruppo, mettendo insieme un totale di 60 MILIONI di persone che sono entrati in contatto con l’incredibile tour transglobale dei Maiden, 'Somewhere Back In Time World Tour’. Entrambi i programmi hanno mostrato interviste, immagini dello spettacolo dal vivo e del loro 757 Ed Force One, mettendo lo spettacolare mondo del Metal e dei Maiden là sopra, insieme a miti come Rolling Stones e U2 .
Ecco i link ai due programmi:
Fantastico http://video.globo.com/Videos/Player/Noticias/0,,GIM797487-7823-CONFIRA+PARTE+DO+SHOW+DO+IRON+MAIDEN,00.html
Jornal da Globo (notiziario) http://video.globo.com/Videos/Player/Noticias/0,,GIM796867-7823-O+IRON+MAIDEN+ESTA+NO+BRASIL,00.html
Oltre a suonare per due ore sul palco con gli Iron Maiden e poi calarsi nell’uniforme da capitano e pilotare il gruppo, 50 tecnici, 12 tonnellate di equipaggiamento e il palco, in giro per il mondo (50.000 miglia, 10 paesi e 21 città!) sullo specialeBoeing 757 chiamato ‘Ed Force One', Bruce Dickinson ha anche mosso i primi passi nel mondo dei film e ha partecipato alla sceneggiatura del nuovo thriller sovrannaturale ‘Chemical Wedding ', che uscirà nelle sale inglesi all’inizio dell’estate.
Il film è diretto da Julian Doyle, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Bruce e che conobbe gli Iron Maiden nel lontano 1988, quando scrisse e diresse l’intrigante video di 'Can I Play With Madness'. 'Chemical Wedding’ verrà presentato al Film Festival di Cannes il prossimo 17 maggio, quando Bruce volerà con l’Ed Force One pieno di VIP ad una visione speciale del film. Il protagonista del film è Simon Callow nei panni del Professor Haddo, una reincarnazione di Aleister Crowley, una volta soprannominato “l’uomo più cattivo della Gran Bretagna”.
Per le ultime notizie andate su www.ironmaiden.com
Ulteriori informazioni sul SOMEWHERE BACK IN TIME WORLD TOUR 2008
Dopo aver fatto il tutto esaurito a Città del Messico, (52,000 persone), e in Costa Rica, (con 25.000 fan da tutto il Centr’America per il più grande evento musicale nella storia del paese), il gruppo è arrivato a Bogota, Colombia, per suonare nell’immenso Parco di Simon Bolivar nel centro della città di fronte ad oltre 40.000 fan, e altri 5.000 che hanno trovato un accesso “alternativo” al concerto! Da lì dritti a San Paolo con il cantante Bruce Dickinson alla guida del loro 757, per suonare un altra data esaurita allo Stadio Palmeiras di fronte a 42.000 persone.
Il tour è continuato in Brasile, Argentina e Cile prima di concludere questa memorabile visita in America Latina e continuare a Puerto Rico, New Jersey, USA e un concerto finale a Toronto il 18 marzo. Con tutti i biglietti di questa parte del tour esauriti mesi prima, le premesse del tour europeo sono già positive. Entro la fine dell’estate avranno suonato di fronte a più di un milione e mezzo di fan, con 66 spettacoli in 30 paesi nel mondo. Seguiti dai principali notiziari internazionali, Sky, CNN e molti altri, siamo di fronte ad una vera e propria “metallizzazione delle masse”.
GLI IRON MAIDEN PORTERANNO ANCHE IN ITALIA IL LORO SOMEWHERE BACK IN TIME WORLD TOUR, CON UN’UNICA DATA IL 27 GIUGNO AL GODS OF METAL, BOLOGNA ARENA PARCO NORD.
Ricordiamo che GODS OF METAL 2008 si terrà il 27-28-29 giugno
Ecco le band ad oggi confermate:
Venerdi 27 Giugno
IRON MAIDEN (con la leggendaria produzione Egizia del periodo Powerslave)
AVENGED SEVENFOLD
ROSE TATTOO
APOCALYPTICA
AIRBOURNE
LAUREN HARRIS
KINGCROW
Sabato 28 Giugno
SLAYER
CARCASS
MESHUGGAH
TESTAMENT
AT THE GATES
tba
tba
Domenica 29 Giugno
JUDAS PRIEST
ICED EARTH (con Matt Barlow alla voce)
YNGWIE MALMSTEEN
MORBID ANGEL
OBITUARY
ENSLAVED
INFERNAL POETRY
NIGHTMARE
Biglietti acquistabili su Ticketone cliccando qui e nelle altre rivendite autorizzate.
Prezzi:
3 Day Ticket : 90 Euro + diritti di prevendita
Ingresso al giorno singolo: 55 Euro + diritti di prevendita
- CAMPEGGIO: in seguito a un recente sopralluogo è stata definita l'area camping all'interno di Parco Nord a Bologna. Quindi, come precedentemente comunicato, sarà disponibile il campeggio interno al Parco Nord e, udite udite, sarà GRATUITO ! Ulteriori informazioni a breve. Oltre al camping interno e gratuito ci sarà la possibilità di alloggiare anche presso gli hotel e ostelli della zona, oltre al Camping Città di Bologna che si trova proprio accanto al Parco Nord. Invieremo a brevissimo una comunicazione con informazioni in merito.
- BUS PER IL GODS: Live Bus per Gods Of Metal dalle principali città italiane. Al momento approntato il servizio da Milano, Roma, Firenze, Verona e Napoli. Per tutte le info cliccate qui
UP THE GODS!
Saluti,
Live
www.liveinitaly.com
www.godsofmetal.it
www.myspace.com/liveinitaly
www.myspace.com/godsofmetalfestival
www.myspace.com/evolutionfest
giovedì, marzo 13, 2008
LET'S GO TO LONDON
COME VUOLE LA TRADIZIONE, FOTO DEI SEX PISTOLS PER SALUTARVI QUALCHE GIORNO. ME NE VADO A LONDRA FINO A DOMENICA...
Colgo l'occasione, a proposito di sex pistols, per ricordare che i 4 inglesi suoneranno italia ben 2 volte a luglio : all'heineken jammin festival di venezia e al festival punk di torino...
Per il fine settimana milanese da segnalare la due giorni hc al cantiere (post precedente), la banda bassotti allo spazio aurora e i payback al vittoria...
CHEERS!
................................................................................................................
LIVE ON SATURDAY...
SEGNALO QUESTA DUE GIORNI HC DEL CANTIERE, SIA XCHE' IL BENEFIT PER LA FIGLIA DI DAX E' SEMPRE UNA BUONA COSA, SIA PERCHE' IL SABATO SI ESIBISCONO DUE GRUPPI DI AMICI, NONCHE' MEMBRI DELLA FAMIGLIA MOBSOUND... OSAKA FD E PLASTIC BULLET...
CHEERS!
..............................................................................................................
RECENSIONE DELLA SETTIMANA
TITOLO : Tigre contro Tigre
ARTISTA : Gerson
GENERE : Punk Rock
PROVENIENZA : Milano (ITA)
ANNO : 2007
GERSON, da dieci anni sulla strada? Poco importa, tanto negli annali del PUNK forse ci saranno e forse no, dipende da quanto saranno immanicati e/o inimicati con chi scrivera’ e/o compilera’ qualcosa in futuro. ... funziona così no?
Per me ci saranno sempre, Band della ormai collaudatissima label indipendente TUBE Records che sforna da sempre materiale degno di nota, certamente poco da criticare.
Dodici tracce emozionali di godereccio punkrock sporco e grezzo, non si puo’ certo dire che questo genere nutra carenze in italia, c’è n’è per tutti i gusti e tra quelli cantati in italiano certamente i GERSON non hanno nulla da invidiare.
Se “Ridono di me” è certo la song che piu’ resta nella testa nell'immediatezza, e, andando avanti o indietro per il CD i momenti sono davvero tutti entusiasmanti, storie di vita e cose di R’n’R da Kuori Ribelli e la “Cattive religione” che ci infiamma, che la causa sia una “Cura sbagliata”?
Probabile ma va bene così perché forse “Sto solo dormendo” ma nel frattempo il R’n’R dei GERSON pesta come il piede sull’accelleratore con “Lotus” portandoci fuori dal ciclone per noi fuori tempo, fieri di esserlo.
Infine una nota per la bella cover dei grandi CCCP che restano nella storia e per questo vanno sempre menzionati e rispettati.
Ora che sono sul loro libro nero grideranno al mondo “Lucifero Culo” ma non voletemene…
I’ts only Rock’n’Roll But i Like it, il tempo fara’ il resto.
Voi che leggere, sostenete con l’acquisto del CD. Voto? Grattacielo multistanze con superattico .
(www.punkadeka.it)
mercoledì, marzo 12, 2008
NEW SLASH SIGNATURE SERIES
ARTICOLO UN PO' PIU' TECNICO DEL SOLITO, DIRETTO AI MUSICISTI IN SENSO STRETTO : QUALCHE SETTIMANA FA E' USCITA LA NUOVA SIGNATURE SERIES DI SLASH (a lato la foto promozionale), FIRMATA COME SEMPRE GIBSON MA USCITA SUL MERCATO NELLA LINEA EPIPHONE, SEMPRE MENO SOTTOMARCA E SEMPRE PIU' COSTRUTTRICE DI PRODOTTI VALIDI.
RIPORTO UN BELLISSIMO ARTICOLO TROVATO IN RETE DI UN RAGAZZO CHE NE SA PARECCHIO...
Spinto dall'affetto che provo per questa chitarra (è stata la mia prima elettrica, mi son trattato bene da subito!!!),e da un'ottimo articolo di Giovanni d'Ammassa che lessi tempo fa a lei dedicata (a cui mi rifaccio in diversi stralci in questa mia recensione) e con tanta umiltà proverò a descrivervi le caratteristiche, le mie impressioni d'uso e di ascolto e alcune mie conclusioni di questa ottimo (a mio modesto parere) strumento.
CARATTERISTICHE:
La Epiphone Slash signature riprende le forme della Les Paul Classic, con poche differenze di fondo.Come legni sono stati utilizzati quelli classici nella costruzione di questo tipo di chitarre: body in mogano con top in acero, paletta e manico in mogano. Il corpo è leggermente bombato nella parte superiore e verniciato di un bel colore rosso con delle "zebrature" nere. Lateralmente il top non riprende la colorazione rossa della chitarra, a ha una finitura bianca madreperlata che crea un bell'anello intorno a tutto il body, molto gradevole dal punto di vista estetico.
Ben in evidenza nella parte superiore del corpo, nella zona dove solitamente poggia l'avanbraccio, il logo di Slash, lo Snakepit, formato da un serpente arrotolato attorno ad un osso, che fuma una sigaretta con in testa il caratteristico cilindro di Slash.
La paletta di colore nero, riporta nella parte frontale alta il logo della Epiphone e nella parte centrale (al posto della solita firma di Les Paul) la firma di Slash di un bel colore dorato, accompagnata dalla scritta Signature Model.
Nel retro invece troviamo il numero di serie, il marchio CE e un adesivo che indica la provenienza coreana (ahimè!!!) della chitarra.
Le meccaniche, non marcate, sono in stile Les Paul allineate tre per lato.
In corrispondenza dell'attacco col manico troviamo la barra tendimanico, il cui accesso è protetto da un coperchio in plastica (truss-rod cover) che riporta la scritta Les Paul Classic.
La tastiera presenta 22 tasti di medie dimensioni e gli intarsi segnatasti sono di forma trapezoidale.
Il manico è unito al corpo mediante incollaggio. Incassati nel corpo troviamo, come da tradizione, due humbucker (non ci è dato sapere se Epiphone o Gibson PAF, ma propendo più sulla prima ipotesi..) con copertura in plastica nera, e non in metallo, controllati da un selettore a tre posizioni posto nella parte superiore del corpo in corrispondenza dell'attacco col manico. Le posizioni sono le classiche: pickup al ponte (Treble), i due pickup, pickup al manico (Rhytm). Per ciascuno humbucker troviamo poi un controllo per il volume e uno per il tono, in classico stile Gibson.
Per concludere il discorso sulla parte hardware non resta che scrivere del ponte, che si rivela essere un Tune-O-Matic, accompagnato dalla Stop Bar. Le regolazioni sono le solite: altezza complessiva del ponte e ottave.
Nella parte retrostante del corpo ci sono le onnipresenti due placche di plastica, di colore nero, che coprono le buche del selettore dei pickup e dei potenziometri.
A differenza della Les Paul Classic, manca il battipenna e, come già detto in precedenza, i coperchi dei pickup non sono in metallo. Anche lo spessore del corpo è leggermente più sottile rispetto alla Les Paul "cugina Gibson".
Per il resto, tutto rimane in linea con la tradizione di questo modello di chitarra. Purtroppo come ogni chitarra made in Korea che mi è capitato di provare, anche il modello dedicato a Slash pecca nelle rifiniture, di sicuro migliorabili.
E ora le impressioni d'ascolto...
IMPRESSIONI D'USO E DI ASCOLTO
Il look della chitarra si rivela accattivante e aggressivo, in linea col personaggio che deve rappresentare. Il peso è superiore alla media, moltovicino a quelo delle "cugine" Gibson.
Mi arrivò a casa proprio il giorno del mio compleanno(purtroppo non ricordo quale)..forse un segno del destino..dopo tanta gavetta su una Squier Stratocaster e una diavoletto,prestatemi da un amico più grande (come un fratello per me, nonchè mentore) finalmente avevo una chitarra tutta mia..una volta imbracciata e assunta la posa tipica di Slash, diedi le prime pennate e ricordo che eseguii alcune frasi, scontrandomi subito con lo sfregamento delle corde presso i tasti più vicini al manico. Col mio "amico mentore" cercammo alora di regolare l'action della chitarra, ma per ovviare al difetto essa risultava troppo alta per i miei gusti (stessa esperienza riscontrata da D'Ammassa). A causa della regolazione non ottimale dei tasti e del manico, non riuscimmo ad accordare perfettamene la chitarra, pur di fronte alla buona tenuta delle meccaniche che non scordano anche di fronte a forti sollecitazioni. Risolsi questi difetti con l'aiuto di un liutaio di fiducia.
Ora a distanza di anni, con un bel pò di esperienza sulle spalle e sulle dita, posso affermare che la Slash Signaturesi lascia suonare molto volentieri, grazie alla potenza dei suoi pick up, con i quali si ottiene un buon suono, molto definito e pulito e dal potente volume d'uscita, tanto che sui suoni disturti, preimpostati su un'altra chitarra, si può essere costretti ad abbassare i valori di gain.
Anche il sunstaine della Epiphone è molto buono, di sicuro superiore alla media.
Sui riff stile Guns n' Roses e sul grunge si presta con una docilità allucinante!!!
Le sonorità di questa chitarra ricordano molto da vicino quelle delle Gibson Les Paul, con un tocco di modernità (ebbene si proprio così) e quando anni dopo ebbi la fortuna (e la costanza nel risparmiare paghette su paghette lavoricchiando qua e là) di acquistare una Gibson Les Paul Standard, ne ebbi la certezza.
Dato poi l'uso chene fa il personaggio (grande guitar hero) che l'ha disegnata in collaborazione con la Gibson, è facile aspettarsi uno strumento orientato verso il rock. E la Epiphone Slash Classic non delude le aspettative: grintosa e cattiva, è facile vederla in mano a chitarristi che come me (che parolone chitarrista io..) amano le sonorità distorte, accordi aperti e saltano come indemoniati qua e la per il palco (occhio a non cadere però!!!)
CONCLUSIONI
La Epiphone Les Paul Slash Signature è una chitarra nel complesso a parer mio di buona qualità, i difetti riscontrati all'inizio del nostro fecondo rapporto, forse erano propri solo del mio modello e con tutta probabilità erano da imputarsi al negliente assemblaggio eseguito in Korea. D'altra parte è molto raro che una chitarra di fascia media esca dalla fabbrica perfettamente regolata. Quando uno strumento arriva qui da noi è passato dapprima in un magazzino, poi è stato dentro un container, affrontando un viaggio in nave e poi di nuovo in un magazzino. Chiaramenta la chitarra è sottoposta a notevoli e vari sbalzi di temperatura e di umidità, oltre a inevitabili urti e chi ne risente di più è il manico.
In ogni caso problemi del genere si risolvono portando subito lo strumento da un liutaio. Dopo qualche mese quando la chitarra si è assestata perchè rimasta in un solo ambiente (casa o sala prove) a una temperatura generalmente costante, è consigliabile riportarla dallo stesso liutaio per una definitiva messa a punto.
Io feci così e ancora oggi andiamo d'amore e d'accordo, insieme abbiam combinato discrete session e serate e innumerevoli figure di merda, ma SEMPRE PER COLPA MIA,MAI SUA!!!!
Furono un milione e 300 mila di vecchie lire ben spese.. meno male che l'acquistai.. con questo ho chiuso, grazie per la pazienza d'aver letto queste mie parole messe alla bell'e meglio..
.........................................................................................................
EVOLUTION 2008
TEMPO DI TABELLONI QUESTO.
Dopo le conferme dei gruppi che prenderanno parte all'enorme HELLFEST, ecco le prime notizie sull' EVOLUTION FESTIVAL 2008, che quest'anno si svolgerà nella nostra Milano e che vede giò diverse chicche tra i partecipanti...
L'evolution, che si svolge nella prima parte di luglio è già diventato un appuntamento fisso per gli amanti delle sonorità pesanti. Le prime due edizioni si sono svolte a Toscolano-Maderno sul lago di Garda, in provincia di Brescia (2006) mentre nel 2007 è stata Firenze ad ospitarlo.
martedì, marzo 11, 2008
THE ORIGINAL SOUNDTRACK
RITORNIAMO A PARLARE DI COLONNE SONORE. RIPORTO QUI DI SEGUITO UNA BREVE MA ESAURIENTE RECENSIONE DELLA SOUNDTRACK DEL GLADIATORE, PELLICOLA ASSAI VALIDA... ANCHE NELLE MUSICHE!
l Gladiatore è un film che ha fatto epoca. Campione di incassi e di premi, deve essere “sfruttato” in ogni elemento. È il caso della sua colonna sonora – composta da Hans Zimmer e Lisa Gerrard e premiata da un Golden Globe – che, dopo aver raccolto consensi nella sua versione originale, torna alla ribalta con la nuova raccolta “More Music from the Motion Pictures Gladiator” (Universal) che mescola brani remigati dei momenti più significativi del soundtrack con spezzoni dei dialoghi originali (ottima occasione per scoprire le “vere” voci di Russell Crowe, Joaquin Phoenix o Richard Harris) e pagine musicali escluse dalla versione definitiva del film. Si tratta ovviamente di un’operazione di marketing che non aggiunge assolutamente nulla al valore della colonna sonora, ma che è anche capace di riservare spunti emozionanti quali la chitarra di Heitor Pereira in “Maximus”; interessanti quali “The Gladiator Waltz” prima versione (eseguita al sintetizzatore dallo stesso Zimmer) di quello che sarà il tema di tutte le maggiori scene di combattimento; e curiosi quali la versione dance (“Maximus Mix”) di “Now We Are Free”.
venerdì, marzo 07, 2008
WEEKY...
ECCOCI DI NUOVO AL VENERDI' E, COME VUOLE LA TRADIZIONE, I MIEI CONSIGLI MUSICALI PER IL FIN DE SAMANA...
Stasera al LIVE DI TREZZO suonano i LINEA77, decisamente valida come cosa. L'ultimo disco, manco a dirlo, spacca il culo e mi sà che stasera andrò a vederli...
Altre cosa da segnalare : della grande famiglia MOBSOUND questo week and ci sono i PLASTIC BULLET all'Area51. Per chi vuole andare sul sicuro e ascoltarsi le solite cover invece, MISTER NO all'Alcatraz.
Domani sera BUNGALOW ZEN + BREAK the BOX in Pergola e poco altro, visto che è la festa della donna e tutti i locali sono impegnati ad organizzare cazzate per questo evento inutile. Unica nota OxxxA al coloniale di Cremona.
Week end abbastanza triste insomma.
Ci si sente lunedì.
CHEERS!
giovedì, marzo 06, 2008
INTERVISTA COL VAMPIRO: Keith Richards
RITORNA LA RUBRICA REVIEWS, RIBATTEZZATA INTERVISTA COL VAMPIRO. ECCO UN BELL'ESTRATTO DELL' ULTIMA INTERVISTA DI KEITH RICHARDS ALLA RIVISTA ROLLIN STONE...
Quando Zio Keith apre bocca lo fa sempre sul serio, non si è fatto fregare dall’eterna giovinezza e non deve mantenere un alto profilo pubblico tentando di esprimersi nel modo più corretto possibile; dice le cose come stanno, come è giusto che sia.
Senza nessun riconoscimento ‘reale’ infilzato nel petto, a differenza del suo impalato compagno di scrittura Jagger, Richards ha rilasciato un’intervista al mensile inglese Uncut nella quale parla di Mick e spiega qualche sua mania, come quella di svegliarsi al mattino e voler immediatamente conoscere la sua agenda quotidiana: “Mick è un maniaco” ha spiegato Richards “Appena alzato deve assolutamente sapere il programma delle telefonate.
Io quando apro gli occhi la prima cosa che penso è ‘Grazie a Dio sono vivo’ e poi aspetto almeno tre o quattro ore prima di fare qualunque cosa.
[Mick] E’ strano e noi non possiamo farci nulla”.
Per quanto riguarda la presenza sul palco di Jagger Keith esplode: “Scusa se rido, ma Mick è molto vanitoso, ma mettiamola in questa maniera: noi vogliamo uno vanitoso sul palco, giusto? nNel frattempo il gruppo ‘lavora’.
Il fatto è che la vanità non farà bene a una band, ma una band può far bene alla tua vanità”.
Poi sulla droga: “Lasciatela stare.
Questo è il mio consiglio a tutti i giovani ‘membri’ di questa cosa: smettetela, non funziona.
Capisco il fascino, ma alla fine non serve a nulla”.
Sulla musica contemporanea Richards ha poco o nulla da dire: “Non ascolto i CD, hanno un suono scarno. Mi piace Christina Aguilera” ma il suo termine di paragone è basato su questi elementi: “E’ una bella pollastrella, e ha un gran sedere!”.
Per quanto riguarda i Led Zeppelin ha dichiarato di non aver notato la loro reunion (?) e che “Stairway to Heaven” non è una bella canzone: anche Richards ha i suoi limiti…
martedì, marzo 04, 2008
LIVE REPORT : EXTREMA + SADIST @ italian gods of metal - Milano, Alcatraz (2/3/2008)
DOMENICA ALL'ALCATRAZ RITORNAVA L' ITALIAN GODS OF METAL. NOI SIAMO ANDATI A GUSTARCI I SADIST E GLI EXTREMA E NE E' VALSA LA PENA...
Per decidere di chiudersi in un alcatraz buio ed inquietante, quando fuori splende un bellissimo sole da giornata primaverile, bisogna davvero amare certe band. Arrivo con Sandro (Perro Diablo, ex Wendigo) davanti al locale intorno alle 16,15. La ressa che affolla l'ingresso è un blocco nero unico, tra borchie, capelli lunghi, tipe in minigonna e capigliature colorate. Entriamo gratis con i nostri accrediti. Dentro è l'inferno: fiumi di birra, atmosfere buie, metal ad altissimo volume. Sul palco hanno appena finito i Graveworm e stanno iniziando i VISION DIVINE, ma non li caghiamo molto e tiriamo dritti verso il bancone del bar per bere un paio di lager.
E' pieno di tipe vestite da zoccole, di uomini grandi e grossi completamente tatuati e di facce note della scena metal/HC/punk di casa nostra.
Gironzoliamo un po' tra i vari banchetti del merch delle band, mentre sul palco salgono i DOMINE, altro gruppo che snobbiamo alla grande... noi siamo qui per altro.
Alle 17,30 finalmente salgono sul palco gli EXTREMA. La band di GL e Tommy Massara è, come sempre FIERA E POTENTE! La loro attitudine Hardcore li differenzia non poco dalla massa metal sinfonica che ha suonato fino ad ora e la loro esibizione è davvero esaltante. Qualche classico discorso ignorante di GL, quanlche pezzo nuovo e poi via con la scarica di canzoni storiche del repertorio Extrema, da Child o' bogaoo a Money Talks, da This Toy a Lawter's inc.
Saltano, si dimenano. aizzano il pubblico e chiudono la loro ottima performance con Ace of Spades dei Motorhead, cover ormai entrata di diritto nel loro repertorio.
Usciamo a prendere una boccata d'aria. Fuori i backliners delle band caricano e scaricano furgoni pieni di ampli, mentre i figli del metallo chiedono autografi alle "star" della giornata.
Rientriamo per vedere i SADIST, l'altro gruppo per il quale siamo qui. Trevor è in gran forma, i suoi musicisti anche. Tempi dispari, trick incredibili del batterista, numeri funambolici del guitar man e atmosfere lugurbri fanno da cornice ad un'ottima performance, in cui gli insulti al nightwish (QUELLA E' ROBA DA CHECCHE!) e a Babbo Natale si sprecano.
Finito lo show della band genovese ce na andiamo. 4 ore lì dentro sono fin troppe, specie se sei reduce la sera prima dal last show dei php...
SEE YA!
ALE