martedì, aprile 24, 2007

LIVE REPORT : RAISED FIST - Milano, Transilvania (22/4/2007)


DOMENICA SERA AL TRANSILVANIA LIVE SI SONO ESIBITI I RAISED FIST. NOI C'ERAVAMO E QUESTO E' IL RACCONTO DI COME SONO ANDATE LE COSE...

C'era grande attesa per la data milanese dei RAISED FIST e i ragazzi svedesi non hanno certo tradito le attese.
Arrivo al Transilvania intorno alle 21. C'è un discreto numero di persone, ma siamo ben lontani dal tutto esaurito. Nell'area fumatori Jacopino è alle prese con un improbabile dialogo con i Raised Fist che, a detta sua, si riveleranno tutt'altro che simpatici.
Entriamo poco dopo, l'atmosfera non è da evento, ma con il passare dei minuti la gente nel locale aumenta sempre più. Intorno alle 21,20 salgono sul palco i TO KILL, ottima band HC romana, da poco sotto contratto con una major tedesca: il loro show è diretto e potente, senza molti compromessi e "inciampa" solo quando il cantante si sofferma troppo a lungo su discorsi "vegan" "straight edge" etc etc... ma d'altronde era comprensibile, vista la scritta XXX ROMA STRAIGHT EDGE che campeggia sulla sua felpa ad inizio concerto.

Il pubblico aumenta sempre più e alle 22 il locale è quasi pieno. La gente è ben lontano da quella commerciale dei SOIA. Parecchi personaggi stilosi affollano la platea e le facce note del panorama "underground" milanese non mancano, così come musicisti di un certo livello (Luca e Lelino dei compianti GETTIN'GREY e altri ragazzi che suonano da me). Arriva pure Cranpo e si crea una bella piazza. Il numero dei ragazzini giovanissimi è abbastanza contenuto e c'è da sgranare gli occhi nel vedere pure 3 nazi, che evidentemente non si sono MAI soffermati a leggere i testi dei Raised Fist, nè hanno preso in considerazione i gusti del vocalist della band, dichiaratamente bisex.

Alle 22,20 inizia il concerto e la scarica di violenza che arriva dal palco è davvero impressionante. I ragazzi saltano, urlano, spaccano letteralmente e, grazie anche all'ottima qualità del suono, il concerto è devvero coinvolgente. I pezzi più vecchi si incastrano bene con le nuove hit di SOUND OF THE REPUBLIC, che infiammano letteralmente la folla. La band è presa bene e si vede che il pubblico la gasa. Quando parte "You ignore them all" è il delirio collettivo.
Le chitarre sono violentissime, la sezione ritmica devastante e la presenza scenica di ALLE è tanto potente quanto il suo urlato. Il grosso vocalist inoltre, interagisce spesso con il pubblico, tirandolo in mezzo in parecchie gag e coinvolgendolo nello show, che alla fine si rivelerà praticamente perfetto.
Pezzi da “Dedication” e da "Ignoring The Guidelines" esaltano i fans più affezionati e che urlano spesso nel microfono di Alle e che volano sopra le teste in ripetuti stage diving (vedo jacopino più volte galleggiare sulle teste della folla).
Lo spettacolo è di quelli che ti lasciano senza fiato e quello che colpisce, tra le altre cose, è l'ottima escuzione tecnica di brani, che raramente presentano sbavature.

Il finale con "Killing it" è solo parziale. C'è ancora tempo per i bis e per l'ultima scarica di violenza che manda a casa la folla con la certezza di aver visto una della migliori band del'attuale panorama HARDCORE.

ALE

venerdì, aprile 20, 2007

THE ORIGINAL SOUNDTRACK


Per Elijah Wood, il 2005 è stato un anno lavorativo molto intenso che lo ha visto protagonista di ben tre pellicole, “Sin City” di Robert Rodriguez, “Ogni cosa è illuminata” del regista Liev Schreiber, ed infine la pellicola in questione: “Hooligans” che vede alla regia la tedesca Lexy Alexander, ex campionessa di arti marziali in patria ed ora convertita in cineasta negli USA. Evidentemente per Wood una tale mole di lavoro è da imputare al fatto che ha urgenza di far dimenticare Frodo (il piccolo hobbit della trilogia del “Signore degli Anelli”). Per un attore, a volte, essere identificato in un personaggio di un film di enorme successo, si è sempre rivelato un duro ostacolo alla propria carriera, ne sanno qualcosa attori come: Mark Hamill il Luke Skywalker della trilogia di “Star Wars”, col tempo caduto nel dimenticatoio, oggi doppiatore e autore di videogame, oppure Malcolm McDowell, che nonostante abbia recitato in 43 film, viene riconosciuto sempre come il violento Alex DeLarge di “Arancia Meccanica”. Ma torniamo al film, leggendo il titolo “Hooligans”, è facile intuire che ruoti intorno al mondo del calcio, dove, per le tifoserie avversarie non conta solo il risultato della loro squadra, ma è importante sapere quanti tifosi avversari rimangono a terra, dopo gli inevitabili scontri che precedono la partita. Pete (Charlie Hunnam) è il leader di una delle frangie più violente degli ultrà del West Ham United, con il suo gruppo si riunisce la sera al pub, all’interno del quali, tra boccali di birra e canti urlati a squarciagola, si organizza e pianifica l’imminente impresa, che faccia esibire ma soprattutto riecheggiare tutto il loro coraggio, più le gesta sono clamorose e le risse violente ed epiche, più il loro prestigio aumenta! Matt Buckner (Elijah Wood) aspirante giornalista americano, viene ingiustamente espulso da Harvard, e, per voltare pagina raggiunge la sorella a Londra, dove verrà catapultato grazie al cognato Pete, nell’universo chiuso degli hooligans, rimanendo prima sbigottito da tanta violenza e poi affascinato dal loro inesauribile coraggio, valore, che in lui da sempre latita. Sarà, in seguito alle violenze subite e viceversa, fatte patire, che avverrà la sua metamorfosi, dandogli modo di staccare alla sua maniera, il suo biglietto di ritorno per Harvard!
LA COLONNA SONORA segue bene la pellicola, scandendone ritmi, ambientazioni, profili, personaggi. Certo, le musiche non sono da genio del cinema alla ENNIO MORRICONE, ma stupisce, come ogni secelta dei brani risulti alla fina azzeccatissima.
QUI SOTTO TITLI, AUTORI E INTERPRETI DI TUTTI I BRANI DELLA COLONNA SONORA...
"Shame"
Written and Performed by Terence Jay
With Balazs Szalai, Daesik Kim, Ricky J. Hernandez=
"Run from the Pigs"
Written and Performed by Terence Jay
With Balazs Szalai, Daesik Kim, Ricky J. Hernandez
"Only When I Laugh"
Written by Ken Jones
"Hooligan Drums"
Written and Performed by Ivan Koutikov
"The Strength of One"
Music by Machine Head
Performed by Christopher Mann
"A No Win Situation"
Music by Machine Head
Performed by Christopher Mann
"Queen's English"
Written by Peter Batchelder, Daniel Holter and Vinny Millevolte
Courtesy of FirstCom Music, a unit of Zomba Enterprises, Inc.
"Waterfall"
Written by Ian Brown (as Ian George Brown) and John Squire
Performed by Stone Roses
Courtesy of Jive Records under license from BMG Film & TV Music
"I Wanna Be Adored"
Written by Ian Brown (as Ian George Brown) and John Squire
Performed by Stone Roses
Courtesy of Jive Records under license from BMG Film & TV Music
"I'm Forever Blowing Bubbles"
Written by Jaan Kenbrovin and John Kellette
"Def Beat"
Written by Tom Holkenborg
Performed by Junkie XL
Courtesy of Roadrunner Records
"Seasick"
Written by Willie Scott
Courtesy of FirstCom Music, a unit of Zomba Enterprises, Inc.
"One Kick Beyond"
Written and Produced by Junkie XL
"Stand Your Ground"
Written by Brett L. Gordon and Alexander Lusty
Performed by Acarine
Courtesy of CNR Records
"Morning Song"
Written and Produced by Junkie XL
"One Blood"
Written by Charlie Midnight and Ivan Koutikov
Performed by Terence Jay
"Test of a Man"
Written and Performed by Dash
"Moving On"
Written by Reuben Alexander, David Ireland and Kai Lemke
Performed by Must
Courtesy of Wind-Up Records, LLC

mercoledì, aprile 18, 2007

SLASH : Ritorno alle origini


LA NOTIZIA BOMBA DI UNA POSSIBILE REUNION DEI GUNS N' ROSES, CON LA FORMAZIONE ORIGINALE, RIMBALZA IN QUESTE ORE IN TUTTO IL MONDO. DA ROCKSTAR L'ARTICOLO CHE RIPRENDE LA PAROLE DI SLASH, IN UN' INTERVISTA DELLA SEZIONE BRASILIANA DI MTV...

I sentimenti di Slash nei confronti del suo vecchio gruppo sono altalenanti, dopo aver negato e scongiurato la reunion dei GN’R in formazione ideale, adesso ammette che non sarebbe male ritornare sul palco con Axl, anche solo per un paio di concerti.
Le dichiarazioni del chitarrista provengono dal sud-America dove i Velvet Revolver hanno appena concluso il loro primo tour in nazioni come Argentina, Cile, Brasile, e questa ‘bomba’ potrebbe essere anche un modo per scatenare l’interesse nel gruppo visto l’imminente tour americano che partirà il 3 Maggio da casa loro: Los Angeles.

“Credo che possa essere un’ottima idea riformare i Guns originali, anche solo per un paio di concerti, giusto per divertimento” ha dichiarato Slash a MTV Brasile, ma nell’intervista parla anche della reunion degli Stone Temple Pilots capitanata da Scott Weiland, così in un colpo solo avremmo due ritorni, Guns N’Roses e STP.

Attendiamo una risposta di Axl Rose e le sue condizioni.

I Velvet Revolver pubblicheranno il nuovo album “Libertad” a fine Giugno, il 2 dello stesso mese la band sarà al Gods Of Metal di Milano.

martedì, aprile 17, 2007

RECENSIONE DELLA SETTIMANA


DA METALITALIA, LA RECE DEL GRANDE RITORNO DEI MACHINE HEAD, CON UN ALBUM CHE CONFERMA TUTTA LA BRAVURA E LA POTENZA DELLA BAND AMERICANA

TITOLO : The Blackening
ARTISTA : Machine Head
GENERE : Metal
ANNO : 2007
PROVENIENZA : Oakland (USA)

Il 2007 vede la pubblicazione del sesto album in studio dei Machine Head. Intenzionalmente è il disco a marchiare l'anno di uscita, poiché poche volte un'attesa tanto spasmodica viene premiata degnamente. Molti sono infastiditi a priori dagli accostamenti ai classici, ma accantonando i pregiudizi si può dichiarare che una delle personalità più forti, caparbie, testarde e laboriose della scena metal ha realizzato davvero il "suo" "Master Of Puppets", proprio dopo la profetica cover di "Battery" per Kerrang Remastered. "The Blackening" è un rischio impensabile nell'era del singolo promozionale, soprattutto per una formazione che pochi anni prima è stata rifiutata da moltissime case discografiche anche con un brano concepito esclusivamente per le radio. E' un disco migliore di "Through The Ashes Of the Empire" perché non cade nell'autocitazionismo e ha il coraggio di sfidare il sistema dell'industria e l'ascoltatore con soli otto pezzi, minuziosamente rifiniti, strutturati, smontati e rimontati fino alla perfezione come solo la lavorazione programmata di Robert Flynn - un artista che non lascia nulla al caso - poteva creare. Nell'opener "Clenching the Fists of Dissent" viene immediatamente mostrata, senza esitazione, la filosofia dell'intero album, in una cavalcata thrash metal imponente e variegata, imperniata sui classici riff deflagranti del gruppo, sempre modernissimi ma in una struttura insolitamente classica, simile alle lunghe cavalcate caratteristiche dei capolavori del thrash che fu. Il sodalizio Flynn-Demmel staziona su vette mai raggiunte in passato, e oltre a regalare fraseggi memorabili si prodiga, sempre nella traccia d'apertura, in un assolo incrociato semplicemente devastante. Sorprendentemente il gruppo riesce a dimostrare una complessità e una intelligenza compositiva - mai così abilmente sfoggiata - in contemporanea ad una sana e adolescenziale attitudine alla distruzione: ne è di esempio il "Fuck You All" di "Beautiful Morning", la rabbia contro un giornalista di "Aestethic of Hate" (parlò con poco rispetto di Dimebag Darrel e definì cavernicoli i suoi fan) e quella contro tutti gli oppositori incontrati in una vita nella canzone più violenta dell'album, "Slanderous". Cosa aggiungere infine sulla capacità di affascinare con melodie vocali notevoli ("Halo")? Quello che tutti i fan della formazione aspettavano si è concretizzato, dimostrando il reale periodo rinascimentale di una formazione data per spacciata troppo presto, e che se non è riuscita a bissare lo stratosferico debutto ci è andata molto molto vicina. Si tratta in ogni caso di un disco diverso, a parere di chi scrive non paragonabile direttamente, ma egualmente imprescindibile: il migliore di questo giovane 2007.

(www.metalitalia.com)

lunedì, aprile 16, 2007

DEROZER: come back on stage!


I DEROZER tornano live per alcuni concerti, ma questa non è l'unca notizia positiva: il prossimo Autunno infatti, è stata annunciata l'uscita del nuovo disco del trio vicentino, da sempre esponente di spicco del panorama punk italiano.

13/04/2007 - Madone (BG), Sabbie Evolution
14/04/2007 - Cardano al Campo (Va), Nautilus
26/05/2007 - Pinarella di Cervia (Ra), Rockplanet
08/06/2007 - Saronno (Va), Festa in piazza

La loro origine risale alla seconda metà degli anni ‘80, quando il combo hardcore vicentino I-Deny pubblica un singolo destinato a diventare una rarità per cultori. È il 1986: a partire da questo primo inizio la band precipita in un vortice di instabilità e cambia un membro dopo l'altro. Nel 1989 rimangono Spasio alla batteria e Mendez al basso. Gli I-Deny non esistono più, i Derozer non esistono ancora. Nel 1990 arrivano Domenico alla chitarra e Davide alla voce: la formazione è completa e relativamente stabile. La band riprende l'attività live e si mette a registrare il proprio materiale, che confluisce nel primo demo. Nel 1993 iniziano i primi attriti, così Davide e Domenico lasciano il gruppo. A settembre subentra Seby, chitarrista degli Strange Corners di Vicenza, oltre che fan dei Derozer: grazie al suo entusiasmo, il trio allarga il suo raggio d'azione ben oltre i confini del Veneto, fino a varcare quelli nazionali. L'assalto punk rock marchiato Derozer conquista un numero sempre maggiore di appassionati, tanto che al Vinile Rock Contest la band si impone come la più amata dal pubblico. Nel 1994 pubblicano il singolo "1.4.4." in 1000 copie autoprodotte, rapidamente esaurite. L'anno dopo registrano il disco di debutto, nato in mezzo a una serie di problemi: Spasio scivola nell'abuso alcolico, viene estromesso dalla band e sostituito da Gino Rakas, originario di Chicago. Le mille copie stampate di "Bar" vengono bruciate in un attimo. Sempre nel 1995 il combo partecipa alla compilation "Flower Punk Rock" con la canzone "Psicopatico". I Derozer suonano in Italia, in Svizzera, in Germania e in Croazia, mentre molte etichette inseriscono le loro canzoni nelle proprie compilation. Nel 1997 gli unici tre pezzi nuovi scritti dalla band finiscono in un 7" per la Rational Inquirer di Miami. Spasio viene reintegrato nella band e nel marzo del 1998 il trio incide il secondo LP "Alla Nostra Età". Un successo di critica e di vendite che accresce lo status di culto della band e la spinge in un lungo tour in giro per l'Italia. I Derozer stringono un'alleanza con la Mad Butcher, label tedesca militante e punto di riferimento della scena, che permette ai tre veneti incursioni live in tutta Europa. Nel 1999 viene ristampato il singolo "1.4.4.", con l'aggiunta di qualche inedito e della copertina cartonata; esce anche lo split "Giorni Duri" con gli Impossibili. L'anno seguente il trio entra nel Westwood Recording Studio di Paderborn, in Germania, per registrare il nuovo "Mondo Perfetto". Il disco esce a novembre e vende alla grande; a gennaio del 2001, al Ya Basta di Vicenza, inizia il tour promozionale, che prosegue per tre mesi in compagnia dei Melt. Nel maggio del 2002 i Derozer tornano con la quarta fatica da studio, "Chiusi Dentro”. L'attività live prosegue massiccia per tutto l'anno in Germania, Repubblica Ceca e addirittura Canada, e si alleggerisce leggermente solo nei primi mesi del 2003, per poi ripartire in primavera con la solita intensità; la band si spinge anche in Ungheria e Yugoslavia. Intanto, in aprile esce "Straniero", secondo video ufficiale della band dopo "Cielo Nero", e a maggio viene pubblicato il "Live In Studio", registrato nel 2002. Nel 2004 è stato pubblicato “Di nuovo in marcia”, ultimo album della band.

(http://www.punkadeka.it/)

venerdì, aprile 13, 2007

LIVE TONIGHT

Stasera allo Spazio Aurora di Rozzano, appuntamento per una serata all'insegna dal punk/HC.
Sul palco si alterneranno tre valide band del panorama : ARSENICO, S.D.E. e CRUMMY STUFF.
La serata avrà inizio alle 22 e proseguirà fino a notte fonda.

mercoledì, aprile 11, 2007

PERSIANA JONES : 1000 DI QUESTI GIORNI!

MI SEMBRA DOVEROSO SEGNALARE UN IMPORTANTISSIMO TRAGUARDO PER UNA BAND STORICA, CHE HA SEGNATO UN'EPOCA E CHE ACCOMPAGNATO TUTTI I RAGAZZI DELLA MIA ETA' E NON SOLO, NELLA LORO CRESCITA MUSICALE/LICEALE.
I PERSIANA JONES, CHE PERSONALMENTE AVRO' VISTO DAL VIVO CIRCA 10 VOLTE, SONO UNA DI QUELLE BAND CHE HA SEMPRE TENUTO DURO, CI HA SEMPRE CREDUTO E NON HA MAI MOLLATO...
LUNGA VITA ALLE TAPPARELLE MALEDETTE!


I Persiana salgono sul palco per la millesima volta. La prima fu in un locale chiamato Boheme a Cuorgnè nel 1988. Era uno di quei posti, ormai scomparsi, dove c'erano un po' di strumenti musicali: arrivava un gruppo di amici e improvvisava spesso aiutato da generosi carichi di alcol di dubbia provenienza. Da allora, 999 concerti in giro per l'Europa, a forza di ska, che negli anni si è incrociato con le basi caraibiche e con il punk per arrivare a quello stile che oggi si definisce come ska core. In mezzo a centinaia di migliaia di chilometri, i Persiana hanno trovato il tempo di realizzare 7 album, vari dischi, 1 dvd, un'etichetta discografica, la UAZ record, figli veri e artistici, una linea di merchandising e un sito internet fantastico.
Oggi trovano il tempo per realizzare il concerto numero 1000, che oltre ad anticipare buona parte dei brani contenuti nel nuovo e attesissimo (e bellissimo) album "Just for Fun" prodotto da Carlo Rossi, sarà trasmesso in diretta web dai siti di Torino Sette (www.lastampa.it/torinosette), e di Radio Flash (www.radioflash.to), che curerà anche la diretta radiofonica dell'evento, grazie al consorzio Top-ix.
Il millesimo concerto vedrà i Persiana in formazione deluxe con Silvio Carruozzo (voce), Beppe Carruozzo (basso), Bob Marini (chitarra), EA Ferrari (batteria), DJ Ciaffo (macchine), il Whito (chitarra), Paolo Parpaglione (sax), Luigi Giotto Napolitano (tromba).
Il giorno dopo, riparte il tour in Europa.

http://www.persianajones.com/

venerdì, aprile 06, 2007

HAPPY EASTER...

Il consueto rito dell'immagine dei SEX PISTOLS, in questo caso immortalati a Oslo nel 1977, ci conduce alle vacanze.
DIFFERENTMUSIC va in ferie fino a martedì.
BUONA PASQUA A TUTTI E COME SEMPRE...
GOD SAVE THE QUEEN!

mercoledì, aprile 04, 2007

MARILYN MANSON : voci sul nuovo album...

Il prossimo album di Manson dovrebbe uscire nell'autunno del 2007 anticipato da un tour europeo nel quale sarà possibile avere una piccola anteprima di “Eat Me, Drink Me”, la raccolta di brani inediti scritti durante l'ultimo, terribile periodo passato dal Reverendo.


Sul suo sito ufficiale è stata pubblicata un'intervista che spiega quali sono i punti fondamentali che troveremo nelle nuove canzoni: disperazione, depressione, perdita della speranza, apatia, tutti sentimenti provati da MM in prima persona.

L'intervista mostra un Brian Warner (questo il vero nome di MM) più umano, ancora distrutto dal fallimento del suo matrimonio con Dita Von Teese, la malattia di sua madre e il tradimento di alcuni suoi stretti collaboratori.

“Non voglio che la gente pensi che in questo disco abbia voluto sfruttare la mia vita personale, ma allo stesso tempo rappresenta esattamente chi sono e cosa provo.
L'anno scorso mi sono ritrovato in una depressione che mi risucchiava come un buco nero.
Non potevo fare nulla. Avevo perduto la speranza.
A mia madre hanno diagnosticato una malattia mentale, in più, come in un cliché rock & roll, ho scoperto che alcune persone che lavoravano per me mi hanno derubato alle spalle”.

Manson spiega anche come è riuscito ad uscirne: “Una mia amica è venuta a trovarmi e a un certo punto ha estratto un coltello da macellaio e mi ha detto: ‘Ecco, puoi accoltellarmi'.
Scoprire che qualcuno voleva affogare con me mi ha fatto capire di non volere affogare affatto”.

All'interno dell'intervista Manson fa riferimento ad alcuni titoli che troveremo dentro “Eat Me, Drink Me”, come la epica “If I Was Your Vampire” dove troveremo parte della storia del coltello da macellaio descritta da Manson come “la nuova ‘Bela Lugosi's Dead'”, in riferimento al primo singolo dei Bauhaus.