Da SENSORIUM, intervista a Cristina Scabbia, voce dei Lacuna Coil e personaggio di spicco della musica di casa nostra...
La dolcezza, la semplicità sono doti rare ed importanti in una ragazza, specie quando il destino decide che è il momento giusto, proprio nel momento in cui, finalmente, i sogni che avevi nascosto nel cassetto si avverano di colpo, senza neanche lasciarti il tempo di pensare, di riflettere su quello che sta accadendo intorno a te. Cristina Scabbia, l'avvenente vocalist dei Lacuna Coil sembra effettivamente la 'ragazza della porta accanto': sincera e modesta, una sorta di frizzante simbiosi tra sensualità e vitalità, ti ammalia letteralmente mentre ti racconta della sua vita, del suo sogno che è diventato realtà. I Lacuna Coil meritano il successo che hanno saputo conquistarsi, e rappresentano una certezza importante del panorama musicale italiano. Oramai la loro proposta non è neppure più etichettabile: metal o gothic, cosa importa? Si tratta di grande musica, di grandi emozioni. Cristina è l'interprete ideale di questa favola moderna, e scambiare due chiacchiere con lei è un piacere più unico che raro..
Facciamo un piccolo passo indietro nel tempo: puoi raccontarmi com'è nata in te l'esigenza di esprimerti col canto?
Dunque.. Ho cominciato a cantare nel 1991, più che altro per divertimento. Interpretavo roba soul, anche dance, e 'prestavo' la mia voce ad alcune case discografiche. Non ho mai preso lezioni, anche perché qui di solito hanno un costo esorbitante e non me lo sono mai potuto permettere, almeno a livello continuativo.. E chissà, magari ci si è messa anche un po' di pigrizia da parte mia..
Quando è coinciso il tuo avvicinamento alla scena Metal?
Beh, il primo passo è avvenuto sicuramente quando ho incontrato il mio ragazzo, Marco, che poi è il bassista del gruppo: sai, lui è veramente un appassionato, e mi ha praticamente iniziato al genere..
Cosa ti ha colpito del metal, in generale?
Mi ha colpito tantissimo la mancanza di ipocrisia: qui ognuno fa quello che vuole fare, indipendentemente dalle leggi del mercato. E poi anche il fatto che è praticamente l'unico genere musicale in cui tutti i componenenti della band suonano sul serio, e non si limitano ad un lavoro di routine: qui una band è una vera band, e non solo un computer o un sintetizzatore.. Provenendo da quel mondo lì, ho subito colto la differenza. Ed infine, trovo che nell'universo metal ci sia molta più sincerità!
Ti riferisci anche ad un discorso di 'calore umano'?
Sì, infatti lo riscontriamo abitualmente in sede live!
Quali sono le vocalist che ti hanno influenzato maggiormente?
Dunque.. Citerei senz'altro Tori Amos, ma anche la vocalist dei Morcheeba, per esempio. In generale mi piacciono tantissimo le voci nere, e non per un discorso tecnico, ma proprio per quanto riescono a dare in termini di espressività: adoro il canto che viene dal cuore.
Visto che parli di cuore, e considerando le tue usuali interpretazioni, non credi che, visto l'eguale coinvolgimento emotivo, l'atto del canto sia perfettamente equiparabile alla performance teatrale?
Oh, senza alcun dubbio! Per me il canto é espressione teatrale, specie dal vivo, oltre ad essere ovviamente anche espressione del mio Io.. Quando canto ci metto l'anima, e la gente può percepire i miei sentimenti. Per me non è importante la perfezione tecnica, mi vanno bene anche la note un po' 'sporche', ma l'essenziale è che ci sia dentro l'anima dell'interprete, la passione..
Come sei solita rapportarti alla dimensione del sogno?
Beh, fondamentalmente sono una sognatrice: mi piace vivere in un'atmosfera tutta particolare, senza dare mai troppo peso ai problemi o alle preoccupazioni del 'dopo'..
Ed invece, con la realtà che ti circonda, come ti confronti?
Adesso bene, direi. Sono anche meravigliata della strada che stiamo percorrendo, ed in effetti per me è come vivere un sogno.. Sai, ci sono dei gruppi che impiegano anni solo per giungere dove siamo noi adesso, ed in effetti io stessa mi sento un po' spiazzata: non abbiamo neppure fatto in tempo a pensare alle possibili conseguenza o a quello che ci attende in futuro..
C'è un qualche 'messaggio' nei vostri testi?
Beh, non c'è un vero e proprio messaggio, non vorremmo neanche permetterci di lanciare uno 'statement' ben definito: ognuno è libero di scegliere e pensarla come vuole. Pertanto, lasciamo libera interpretazione dei nostri testi a chi ci ascolta.
Come vivi la tua realtà di front-girl, considerando che c'è parecchia attenzione nei tuoi confronti?
Beh, è lecito che con una platea prevalentemente maschile l'attenzione verso la ragazza nella band possa essere più marcata! Io comunque vivo la cosa con molta tranquillità: non ci sono assolutamente gelosie tra noi, ed anche con voi della stampa ci dividiamo equamente i compiti. Vedi, non viviamo affatto questa cosa come un problema!
Qual'è stata la scelta più impegnativa che hai dovuto affrontare sino ad oggi?
Mah, scelte difficilissime non è che ne abbia incrociate sino ad ora.. Sì, ho dovuto lasciare il mio vecchio lavoro, ma del resto l'idea di continuare a lavorare in un negozio d'abbigliamento non è che mi esaltasse più di tanto. Il mio sogno era un po' questo: poter cantare in una band. E pertanto dare un taglio col passato non mi è risultato particolarmente traumatico.
Sei una persona religiosa?
Diciamo che credo che ci sia un 'qualcosa', ma lo faccio a modo mio. Forse, un po' egoisticamente, mi trovo a credere nel momento del bisogno, o quando sono in difficoltà, ma in ogni caso mi considero una 'credente'.
Pensi che ci sia un qualche significato nella vita?
Mah, mi piace pensare che siamo qui di passaggio e che c'è qualcosa ad attenderci 'dopo'.. E comunque, per il tempo che sarò qui, e spero di restarci a lungo, non ho intenzione di dar fastidio a nessuno e soprattutto non voglio far del male a nessuno.. Voglio vivere in pace, tranquilla. Mi piacerebbe che in giro ci fosse più collaborazione, meno preconcetti.. Un po' più di bontà, insomma!
Ci sono libri o films che vi influenzano a livello di songwriting?
No, fondamentalmente ci ispiriamo alla vita di tutti i giorni. C'è molto dialogo all'interno del gruppo, e spesso ci troviamo a discutere su quello che accade nel mondo, e tutto questo è fonte d'ispirazione per noi.
Come vi state trovando in casa Century Media?
Sta andando tutto benissimo. Sai, tempo fa c'erano in giro voci completamente infondate, sul tipo che alla Century Media non lasciavano libertà compositiva ai gruppi e simili. Noi possiamo invece testimoniare che musicalmente abbiamo sempre fatto quello che volevamo, tant'è che all'epoca del primo mini-CD, il 'boss' della Century si è limitato ad ascoltare il disco per la prima volta giusto in occasione dello studio report dei giornalisti italiani: praticamente ci hanno lasciato carta bianca in fase di registrazione! Diciamo che loro si impuntano un attimo di più per quanto concerne la fase promozionale, e lì magari talvolta ci si può trovare anche in disaccordo. Ad esempio quando ti fanno un genere di foto che a te non piacciono granché.. Però loro alla fine riescono ad averla vinta, poiché sostengono che queste sono cose necessarie, e via dicendo.. Comunque, a parte questo, il nostro rapporto con la Century è stupendo, e siamo molto soddisfatti del loro lavoro.
Ultima domanda: il desiderio che vorresti si avverasse al più presto?
So che puo' sembrare banale, ma.. Vivere di musica!!
Michele Dicuonzo